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    Ferzan Özpetek

    Biografia Ferzan Özpetek è nato nel 1959 a Istanbul, nel quartiere di Fenerbahçe, da una famiglia della borghesia locale, imparentata per via materna con due pascià. Al momento di scegliere come proseguire gli studi si oppone alla volontà paterna, che vorrebbe che completasse gli studi negli Stati Uniti, e ottiene, grazie all’appoggio della madre, di trasferirsi come studente universitario a Roma, in Italia, nel 1976, per studiare Storia del cinema alla Sapienza, dove completerà la sua formazione, frequentando corsi di Storia dell’Arte e del Costume all’Accademia Navona e corsi di regia all’Accademia d’Arte drammatica Silvio D’Amico. Dopo alcune esperienze in teatro con il Living Theatre di Julian Beck, riesce ad avvicinarsi al mondo del cinema, iniziando a collaborare come assistente e aiuto regista con Massimo Troisi, Maurizio Ponzi, Ricky Tognazzi, Sergio Citti e Francesco Nuti. Il suo primo lavoro come aiuto regia è in Scusate il ritardo di Troisi, seguito da Son contento di Ponzi, in cui ha una piccola esperienza come attore, interpretando un madonnaro. Il debutto con Il bagno turco Il suo debutto cinematografico come regista avviene nel 1997 con il film Il bagno turco (Hamam), una co-produzione tra Italia, Spagna e Turchia. Il film, uscito nelle sale cinematografiche nel maggio 1997, ottiene grande successo di critica e pubblico, ottenendo svariati premi e venendo presentato alla 50ª edizione del Festival di Cannes, nella sezione Quinzaine des Réalisateurs. Oltre a Cannes, il film è stato presentato ad altri festival internazionali e venduto in oltre 20 paesi in tutto il mondo. Nel 1999 realizza Harem Suare, ambientato nella sua terra natale, raccontando la tormentata storia d’amore tra la favorita del sultano, Safiye, e l’eunuco Nadir, sullo sfondo della caduta dell’Impero Ottomano. La storia viene scritta dallo stesso Özpetek in collaborazione con Gianni Romoli, che produce il film assieme a Tilde Corsi e alla loro R&C Produzioni. Anche questo secondo film ottiene un buon riscontro di pubblico e critica, venendo presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 1999 e successivamente proiettato al London Film Festival e al Toronto International Film Festival. Le fate ignoranti e La finestra di fronte Nel 2001 dirige Le fate ignoranti, interpretato da Margherita Buy e Stefano Accorsi, una commedia agrodolce che affronta temi come l’amicizia e l’omosessualità. Il film ottiene un grande successo al botteghino, dimostrandosi come uno dei più importanti titoli del 2001. Le fate ignoranti vince numerosi premi, tra cui 3 Globi d’oro e 4 Nastri d’Argento e Margherita Buy viene candidata ai David di Donatello. Nel 2003 è la volta de La finestra di fronte, interpretato da un nutrito cast che comprende Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova, Filippo Nigro e Massimo Girotti, alla sua ultima interpretazione. Anche questo film ottiene un grande riscontro di pubblico e critica, vincendo tra l’altro 5 David di Donatello, 3 Nastri d’argento, 4 Ciak d’Oro e 3 Globi d’oro. Grazie al successo in Italia e in Europa, il film approda anche negli Stati Uniti, distribuito da Sony Pictures Classics. Con la collaborazione, ormai costante, di Gianni Romoli e Tilde Corsi, nel 2004 realizza Cuore sacro. Il film ottiene un minor successo rispetto ai precedenti lavori, dividendo la critica. Ciò nonostante il film ottiene dodici candidature ai David di Donatello, vincendo il premio per la miglior attrice protagonista, Barbora Bobulova, e per la miglior scenografia. Nel 2007 viene distribuito nelle sale Saturno contro: il film si caratterizza per un cast molto ricco, che comprende Pierfrancesco Favino, Luca Argentero, Filippo Timi, Isabella Ferrari e Ambra Angiolini, oltre a Margherita Buy e a Stefano Accorsi, con i quali aveva già lavorato ne Le fate ignoranti. Il film ottiene un buon successo, vincendo 4 Ciak d’oro, 5 Globi d’oro, 4 Nastri d’argento e un David di Donatello come miglior attrice non protagonista, assegnato ad Ambra Angiolini, alla prima vera esperienza recitativa. Nel 2007 fa parte della giuria della sezione ufficiale della 64ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in seguito si dedica alla pubblicità, girando uno spot per l’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, con protagonista Isabella Ferrari. Passaggio alla Fandango Il 2008 è un anno importante per Özpetek, che segna un svolta nella sua carriera. Termina il sodalizio artistico con Gianni Romoli e Tilde Corsi, affidandosi alla Fandango di Domenico Procacci, inoltre per la prima volta lavora su un film non basato su una sua sceneggiatura, ma adattando per il grande schermo il romanzo corale di Melania Gaia Mazzucco Un giorno perfetto. Özpetek realizza un omonimo film interpretato da un nutrito cast, capeggiato da Isabella Ferrari e Valerio Mastandrea. La pellicola viene presentata in concorso alla 65ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dividendo la critica ottenendo però un discreto successo al botteghino, con un incasso di tre milioni di euro. Dal 4 dicembre al 12 dicembre 2008 il MoMa di New York ha dedicato una retrospettiva al regista italo-turco, proiettando tutti i suoi sette film. È uno dei pochi registi italiani ad aver avuto questo onore. Nell’aprile 2009 ha diretto il cortometraggio Nonostante tutto è Pasqua, segmento del progetto L’Aquila 2009 – Cinque registi tra le macerie, in cui diversi cineasti raccontano il terremoto dell’Aquila del 2009. Il cortometraggio di Özpetek viene dedicato ad Alessandra Cora, deceduta sotto le macerie della sua abitazione. Mine vaganti Nel 2009 intraprende un nuovo progetto cinematografico: dopo aver scritto una sceneggiatura a quattro mani con Ivan Cotroneo, dirige il film Mine vaganti, una commedia che racconta le vicissitudini familiari di una famiglia di Lecce. Per la prima volta il regista dirige un film fuori da Roma, città a cui è molto legato e nella quale ha ambientato molti dei suoi lavori. Mine vaganti è una commedia corale in uscita nel marzo del 2010, con un cast che comprende Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo, Ennio Fantastichini e molti altri. Il film è stato presentato fuori concorso alla 70ª edizione della Berlinale, che ha avuto luogo dall’11 al 21 febbraio 2010. Il 22 maggio 2010 la città di Lecce gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Nel 2011 per il film Mine vaganti il Bif&st di Bari gli ha assegnato il Premio Mario Monicelli per la migliore regia, il Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto e il Premio Suso Cecchi D’Amico per la miglior sceneggiatura. Regia teatrale e primo romanzo Il 28 aprile 2011 intraprende una nuova avventura professionale, debuttando alla regia teatrale con l’opera lirica Aida, portata in scena durante la stagione del Maggio Fiorentino. L’opera verdiana è stata diretta dal maestro Zubin Mehta con le scenografie del premio Oscar Dante Ferretti. Nello stesso anno ritira al Gay Village di Roma il Gay Village Award per la sezione cinemaGAY VILLAGE AWARDS 2011: il pubblico premia i grandi nomi dello spettacolo e della politica per sostenere la lotta contro l’omofobia | Gay VillageLino Banfi e la figlia Rosanna ricevono il Gay Village Awards: le foto – Foto e Gossip by Gossip News. Nel 2012, invece, cura la regia della Traviata, opera inaugurale della stagione lirica 2012/2013 del Teatro San Carlo a Napoli. Il 5 novembre 2013 viene pubblicato, da Mondadori, il suo primo romanzo, intitolato Rosso Istanbul.. Rosso Istanbul è un romanzo autobiografico incentrato sul rapporto tra il regista e la madre. Nel marzo 2014 esce nelle sale cinematografiche italiane il suo decimo film, intitolato Allacciate le cinture. Si tratta di un film corale che mescola dramma e commedia interpretato da Kasia Smutniak, Francesco Arca e Filippo Scicchitano. Il film ha ottenuto un buon riscontro al botteghino, guadagnando oltre 4.500.000 euro, e ha ottenuto undici candidature ai David di Donatello e sei ai Nastri d’argento. Nel novembre 2014 è il Presidente di giuria della 32ª edizione del Torino Film Festival.