Il Dow Jones (nome completo Dow Jones Industrial Average) è il più noto indice azionario della borsa di New York (il NYSE – New York Stock Exchange), creato da Charles Dow, padre dell’analisi tecnica e fondatore del Wall Street Journal. L’indice è calcolato, a differenza di altri indici che tengono conto della capitalizzazione (e quindi del peso relativo delle varie società), soppesando il prezzo dei principali 30 titoli di Wall Street. La scelta di limitarne la composizione a solo 30 Blue Chips ha fatto sì che nel corso del tempo, l’indice abbia perso molta della sua importanza perché non è più in grado di riflettere l’intero andamento del listino azionario americano. Il Future sul Dow Jones consente di seguire l’andamento dell’Indice; a differenza della maggior parte dei Financial Future, viene contrattato al CBOT (Chicago Board of Trade). L’indice ha recentemente aggiornato nuovi massimi, superando per la prima volta nella storia quota 18.000, spinto dalla forte crescita dell’economia americana (+5% nel terzo trimestre) e dalla politica monetaria accomodante condotta della Federal Reserve. Il 2014 si è così concluso con un rialzo annuale del 7,5%, performance nettamente superiore a quella dei principali mercati europei, che hanno archiviato l’anno sulla parità, ma inferiore a quella di alcuni mercati emergenti, come la Cina.Anche il 2015 è iniziato in modo positivo per l’indice della 30 blue chips, che, a fine febbraio, ha toccato nuovi record, spinto dalla politica accomodante della BCE e della stessa Federal Reserve, che non ha ancora offerto indicazioni definitive sul prossimo aumento dei tassi di sconto dai minimi storici; il paniere ha beneficiato sicuramente anche dell’ottima performance dell’economia, che, tuttavia, nonostante un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro, ha mostrato alcuni segnali di rallentamento, a causa soprattutto del ‘superdollaro’, principale freno alle esportazioni.
