Emissioni dell’aviazione: come ridurre il riscaldamento globale causato dalle scie di condensazione dei voli
Le emissioni del settore aeronautico non si limitano alla CO2: le scie di condensazione, o contrail, sono tra le principali responsabili del riscaldamento globale associato all’aviazione. Un recente studio di Transport & Environment (T&E), la principale organizzazione europea per la decarbonizzazione dei trasporti, evidenzia che una leggera modifica del tragitto di appena il 3% dei voli potrebbe dimezzare l’impatto climatico delle contrail entro il 2040. E tutto questo con un costo medio di poco più di 2 euro a biglietto per i voli intercontinentali.
Perché le contrail sono un problema per il riscaldamento globale?
Le scie di condensazione si formano quando gli aerei attraversano strati di aria fredda e umida, creando nuvole artificiali che intrappolano il calore nell’atmosfera. Sebbene molte scie si dissolvano rapidamente, alcune possono persistere e diffondersi, contribuendo significativamente al riscaldamento globale. Lo studio sottolinea che, in termini di effetto climalterante, l’impatto delle contrail nel 2018 è stato maggiore di quello della CO2 storica emessa dal settore aeronautico dal 1940 al 2018.
La soluzione: modificare le rotte dei voli
Secondo T&E, è possibile evitare la formazione delle contrail semplicemente adattando le traiettorie di una piccola percentuale di voli.
- Incremento minimo del consumo di carburante: La modifica delle rotte comporterebbe un aumento del consumo di carburante globale annuo pari allo 0,5%.
- Risparmio climatico significativo: Per i voli deviati, l’effetto climalterante delle contrail potrebbe essere ridotto dell’80%.
- Costo contenuto: Il costo aggiuntivo per evitare la formazione di contrail in un volo intercontinentale, come Roma-Montreal, è stimato in soli 2,09 euro a biglietto.
Benefici climatici e tecnologie emergenti
L’adozione di questa strategia comporta benefici climatici superiori di 15-40 volte rispetto ai costi associati all’incremento di carburante. Inoltre, lo sviluppo di tecnologie come sensori di umidità, satelliti e sistemi avanzati di previsione meteorologica renderà sempre più semplice e accurato individuare le zone a rischio formazione di contrail.
Dove e quando agire
Lo studio di T&E evidenzia che le contrail causano il maggiore impatto sopra Europa, Nord America e l’Atlantico settentrionale. I voli notturni e invernali generano le scie più dannose. Carlo Tritto, Sustainable Fuels Manager di T&E Italia, sottolinea: “Modificare le rotte di una piccola percentuale di voli rappresenta una soluzione immediata, economica e sostenibile per ridurre il riscaldamento globale associato all’aviazione. Non è più una questione di se agire, ma di come agire.”
La riduzione delle contrail è una strategia “no regrets”, ovvero senza rimpianti, che potrebbe trasformare il settore aeronautico in un attore chiave nella lotta contro il cambiamento climatico. Con un investimento minimo per i passeggeri, i cieli del futuro potrebbero essere liberi da queste scie inquinanti.
Fonti:
Report completo: Transport & Environment, “Contrail mitigation: how to cut aviation’s non-CO2 climate impact in half.”