Home Ricerca e Innovazione VERSO IL NET ZERO: NECESSARIO TRIPLICARE GLI INVESTIMENTI

VERSO IL NET ZERO: NECESSARIO TRIPLICARE GLI INVESTIMENTI

Urgente per le aziende del settore puntare su una nuova relazione con i propri clienti. Sebbene i consumatori si dimostrino generalmente preoccupati per il cambiamento climatico, nella maggior parte dei casi si dichiarano non disposti a pagare bollette più onerose per contribuire alla risoluzione

Gli investimenti a livello mondiale in energia pulita sono ancora di gran lunga inferiori rispetto a quanto necessario per raggiungere gli obiettivi di transizione. Il mondo dovrebbe quasi triplicare gli investimenti annuali per raggiungere il net zero entro il 2050. Nonostante ciò, per il settore Energy and Natural Resources, non sembra – almeno per il momento – una priorità investire questi livelli di capitale in nuovi progetti a basse emissioni di carbonio; con una percentuale crescente di liquidità che viene restituita agli azionisti anziché essere reinvestita. 

Queste sono alcune delle considerazioni emerse dal terzo Report annuale sul mondo dell’energia di Bain & Company, che evidenzia come per il 2023 le attese siano in linea con i trend già rilevati nel 2022. Infatti, oltre 125 aziende del settore Energy & Natural Resources di 46 differenti Paesi del mondo hanno confermato che prevedono di destinare solo il 25% circa del capitale totale alla crescita di nuove aree a basso impatto.

Il settore Oil & Gas

Nel settore Oil & Gas, ad esempio, nel 2022 solo il 43% del capitale è stato reinvestito per crescita e innovazione, in calo rispetto al 58% messo a segno nel 2018. Il settore Mining reinvestirà il 44% nel 2022, in calo rispetto al 56%. Nel segmento Utility, la quota di capitale reinvestita per la crescita è costante e le spese in conto capitale sono in aumento, ma non sufficienti per ammodernare e sviluppare adeguatamente le reti raggiungendo i livelli di energia rinnovabile e di elettrificazione necessari.

Energia e Clima: un’enorme sfida

“L’equilibrio tra approvvigionamento energetico e cambiamento climatico rappresenta una sfida enorme, che richiede un cambiamento, per portata e tempistiche, senza precedenti e, soprattutto, importanti investimenti infrastrutturali”. Spiega Roberto Prioreschi, SEMEA Regional Managing Partner di Bain & Company.

“La transizione energetica genererebbe almeno 55 miliardi di dollari all’anno di margini incrementali se il mondo si avvicinasse al livello di investimenti annuali richiesto per traguardare il net zero al 2050. Sbloccare il capitale si dimostra però complesso per le aziende, che faticano a definire percorsi che consentano di ottenere ritorni sugli investimenti in relazione con il profilo di rischio mappato”.

La mancanza di disponibilità a partecipare attivamente a un percorso green

Solo il 19% dei dirigenti intervistati considera la scarsità di capitale come un ostacolo all’espansione delle attività a basse emissioni di carbonio. La preoccupazione principale per i manager dell’industria resta la mancanza di chiarezza regolatoria e la quasi nulla disponibilità da parte dei clienti a pagare un premio per partecipare attivamente a un percorso green. Proprio quest’ultimo fattore, secondo il 78% degli intervistati, rappresenta il principale ostacolo alla decarbonizzazione.

Accellerare gli investimenti

Il settore deve accelerare investimenti e compiere, senza esitazione, scelte strategiche nella direzione dell’innovazione e della modellazione di nuovi rapporti con i consumatori, trovando un compromesso tra la necessità di adeguati ritorni sugli investimenti e l’opportunità di guidare il processo di transizione. I consumatori, preoccupati per il cambiamento climatico ma non disposti a pagare bollette più onerose, hanno bisogno di costruire con le aziende nuovi patti di collaborazione e fiducia, possibili solo grazie a proposte improntate a una lettura innovativa dei bisogni, alla qualità delle soluzioni e alla massima trasparenza”. Prosegue Alessandro Cadei, Senior Partner e Responsabile EMEA della Practice Energy & Utilities di Bain & Company. “Adeguati interventi sul piano regolatorio e l’immissione di strumenti di finanza pubblica diventano fattori abilitanti fondamentali per l’accelerazione necessaria”.

Sono molte già oggi le realtà attive in business a basse emissioni di carbonio che stanno generando rendimenti e risultati importanti. Le energie rinnovabili crescono di anno in anno: solo nel 2022, la capacità eolica e solare è incrementata di oltre 250 gigawatt. “La maggior parte delle aziende ha un ampio accesso al mercato dei capitali. È sui clienti che si devono focalizzare ora per far crescere le proprie organizzazioni: finché questo problema non sarà risolto, l’obiettivo di investimento globale di 4.600 miliardi di dollari rimarrà irraggiungibile”, conclude Valeria Sterpos, Partner di Bain & Company.