I dati dell’ultima edizione dell’Indice del Dono del Centro nazionale trapianti; in occasione della 26^ Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, domenica 16 aprile. Trento detiene il primato
Per il secondo anno consecutivo Trento è la più generosa città italiane in tema di donazione di organi e tessuti. Segue il piccolo borgo di Geraci Siculo, in testa alla classifica dei piccoli comuni; mentre tra i centri di media dimensione a primeggiare sono la pugliese Corato e l’abruzzese Guardiagrele.
Questi i risultati dell’ultima edizione dell’Indice del Dono: il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti. L’Indice è stato pubblicato in vista della 26ma Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica 16 aprile.
Grandi citta’: Trento primato per la seconda volta, Sassari e Livorno a seguire
Come nell’anno precedente, è ancora Trento in cima alla classifica della generosità tra le 44 città italiane con più di 100mila abitanti. L’indice del dono raggiunto dal capoluogo trentino è 69,76/100: nel 2022 il 65,6% dei cittadini ha scelto di esprimere la propria volontà sulla donazione e tra i dichiaranti il 78,6% ha detto sì.
Un tasso di consenso elevato, oltre 10 punti sopra la media nazionale che si è attestata al 68,2%. Al secondo posto a pari merito Sassari e Livorno, entrambe con un indice del dono di 67,69/100: la città sarda, sesta nel 2021, ha raggiunto il 79,1% dei consensi con un’astensione al 41,1%; i livornesi che hanno detto sì sono stati invece il 77% ma con un’astensione più bassa (36,8%), il che spiega l’ex aequo. Ai piedi del podio c’è Verona, quinta Padova, sesta Cagliari, settima Ferrara, ottava Firenze, nona Pescara (la prima delle grandi città centro-meridionali) e decima Monza. Sale Milano (16ma, nel 2021 era 20ma), stabile Torino al 29mo posto, guadagna una posizione Roma (da 32ma a 31ma), Napoli 39ma (era 42ma).
Comuni medi, il primato va al centro-sud: vincono Corato (ba) e Guardiagrele (ch)
Corato, città di quasi 50mila abitanti in provincia di Bari, è il comune più generoso d’Italia tra quelli medio-grandi (da 30 a 100mila residenti). Il centro pugliese ha raggiunto un indice del dono di 77,65/100. Complessivamente migliorano i dati di molti comuni meridionali, nonostante l’opposizione alla donazione al Sud resti tendenzialmente più alta che nel resto d’Italia.
Al secondo posto c’è Nuoro seguita da Alghero; poi Como, Belluno, Camaiore (LU), Cerveteri (RM), Pomigliano d’Arco (NA), Sesto Fiorentino (FI) e Monreale (PA).
Tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti) a primeggiare quest’anno è Guardiagrele, quasi 8mila residenti in provincia di Chieti. La cittadina abruzzese, con un indice del dono di 88,76/100, ha registrato un tasso di consensi altissimo (98,6%) e un’astensione del 24,3%.
Piccoli comuni, Geraci Siculo (pa) ancora una volta il paese piu’ generoso
Tra i centri con meno di 5mila abitanti ancora una volta primeggia Geraci Siculo, piccolo comune delle Madonie palermitane, con un indice del dono di 94,58/100.
Si tratta in assoluto del miglior risultato tra tutti i comuni italiani, frutto di una sensibilità scaturita da una vicenda avvenuta nel 2021, alla morte di una bambina geracese di 11 anni, Marta Minutella, i cui genitori avevano voluto simbolicamente firmare il consenso alla donazione degli organi anche se poi il prelievo non era stato possibile per ragioni cliniche. La commozione generata da questa tragedia ha radicato in paese una profonda cultura della donazione.
Nel 2022 quasi in 2 mln per la donazione di organi
Nel 2022 sono stati registrati 2,8 milioni di nuove dichiarazioni di volontà alla donazione: 1,9 milioni di sì (68,2%) ma anche quasi 900mila no (31,8%), con un leggero peggioramento rispetto al 2021 quando i consensi si erano attestati al 68,9%. A esprimersi è stato il 55,5% dei cittadini che si sono recati all’anagrafe per richiedere la carta d’identità. Nel dettaglio, le percentuali di consenso maggiori sono state registrate tra le donne (71,3%) e tra i 35-40enni (72,6%), mentre l’opposizione alla donazione è leggermente più altra fra i giovanissimi (nel 2022 il 30,2% dei 18-25enni ha registrato un no) per poi crescere esponenzialmente oltre i 70 anni (42,4% di no tra i 70-80enni, 56,5% tra gli over 80) nell’errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile.
Ad oggi complessivamente il Sistema informativo trapianti ospita 15,5 milioni di dichiarazioni registrate: 11,1 milioni di sì e 4,4 milioni di no.
Giornata della donazione: il 13 aprile l’evento con il Ministro Schillaci e ANCI
Sarà il Ministro della Salute Orazio Schillaci ad aprire le celebrazioni della 26ma Giornata nazionale della donazione degli organi e dei tessuti con un evento che si terrà giovedì 13 aprile nell’Auditorium “Cosimo Piccinno” del Ministero della Salute a Roma.
Con il Ministro Schillaci e il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo interverranno il vicepresidente vicario dell’ANCI Roberto Pella, il presidente dell’Ordine dei medici Filippo Anelli e il presidente della Federazione delle Società medico-scientifiche italiane Loreto Gesualdo.
All’iniziativa parteciperanno anche gli attori Massimo Ghini e Filippo Laganà, interpreti del film “Amici per la pelle”, incentrato sul tema del trapianto. La pellicola, co-prodotta da Rai Cinema, è stata trasmessa in prima serata domenica scorsa su Rai 1 in apertura della settimana di sensibilizzazione dedicata da Rai per la Sostenibilità ESG alla donazione degli organi.
La Giornata nazionale vedrà anche un forte impegno sui social grazie ad ANCI e ai sindaci italiani, protagonisti insieme al CNT della campagna digitale #UnSìInComune.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.sceglididonare.it.