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    Laparoscopia

    Laparoscopia intervento chirurgia mininvasiva

    La video-laparo-chirurgia (VLC), nota come laparoscopia (CL), dal greco lapára, “addome”, è una tecnica chirurgica che prevede l’esecuzione di un intervento chirurgico addominale senza apertura della parete, ed è una branca della video-chirurgia.

    Nasce ufficialmente nel 1987 per merito di Philippe Mouret, chirurgo generale di Lione. In particolare, la videoscopia sfrutta, come nell’endoscopia, uno strumento dotato di una telecamera che trasmette a un monitor le immagini dall’interno dello spazio esaminato.

    La laparoscopia si definisce esplorativa o diagnostica quando l’obiettivo è diagnosticare o confermare un sospetto diagnostico. Si parla invece di laparoscopia operativa o terapeutica quando la tecnica è utilizzata per intervenire chirurgicamente. In questo caso, attraverso altre piccole incisioni, nell’addome vengono introdotte delle cannule attraverso cui passano gli strumenti chirurgici necessari a eseguire veri e propri interventi. (https://www.airc.it/cancro/affronta-la-malattia/guida-agli-esami/laparoscopia)

    Come si esegue

    La laparoscopia si esegue in anestesia generale. Il chirurgo pratica una piccola incisione sull’addome, generalmente in corrispondenza dell’ombelico, dove inserisce un tubicino attraverso cui insufflare dell’anidride carbonica necessaria a distendere la cavità addominale e permettere, dunque, una migliore visione. Attraverso la stessa incisione è introdotto il laparoscopio.

    Qualora la laparoscopia sia utilizzata per operare, il chirurgo pratica altre piccole incisioni (da 2 a 4) in corrispondenza delle zone su cui intervenire, per farvi passare gli strumenti necessari all’intervento.