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UROCLINIC, LA PRIMA CLINICA UROLOGICA IN ITALIA

Uroclinic di Mauro de Dominicis

A Roma, nella Casa di Cura “Nuova Villa Claudia”, nasce Centro urologico di alta specializzazione e moderna tecnologia, il primo in Italia a offrire, all’interno della stessa struttura, prestazioni per tutti i disturbi urologici dell’uomo e della donna. Intervistiamo il Direttore Dottor Mauro De Dominicis

di Flavia Scicchitano

Dott. De Dominicis, quando è nato Uroclinic e con quale ambizione?

Il Centro Uroclinic è attivo da gennaio 2023 e nel primo mese ha registrato una forte richiesta da parte dei pazienti. Nuova Villa Claudia (a Roma, in via Flaminia), forniva già prestazioni urologiche ma non disponeva di un centro strutturato in grado di soddisfare la domanda nel suo complesso. Ho così espresso il desiderio – accolto dai proprietari – di reclutare una serie di professionisti esperti in tutti i campi dell’urologia riuscendo a realizzare un centro di eccellenza, l’unico nel panorama italiano a disporre di strumenti di diagnostica e terapia di ultima generazione per il trattamento di tutti i disturbi e le malattie uro-genitali.

Le stesse prestazioni sono offerte dalla Casa di cura Villa Salaria Hospital, in zona Prati Fiscali-Nuovo Salario, unica struttura di riferimento del territorio per il privato. Villa Salaria Hospital ha attivato, inoltre, un servizio di assistenza medica 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per emergenze mediche, chirurgiche o traumatologiche.

Quali sono le principali patologie urologiche trattate dal Centro?

Il team, composto da sette urologi specializzati in diversi campi, si occupa di patologie oncologiche urologiche, quindi tumore del rene, dell’uretere, della vescica e dell’uretra, offrendo prestazioni di chirurgia robotica e laparoscopica, con un trattamento multidisciplinare.

E ancora, patologie benigne come la calcolosi renale maschile e femminile, attraverso tecniche avanzate endoscopiche e percutanee; patologie malformative, come la stenosi del giunto, stenosi dell’uretere, reflusso vescico-ureterale, incontinenza urinaria maschile e femminile. Uroclinic dispone poi di un ambulatorio specialistico di uroginecologia per il trattamento, ad esempio, di prolassi vescicali che determinano disturbi urinari nella donna, di un ambulatorio di andrologia, e di strumenti di diagnosi e terapia per le patologie urologiche pediatriche.

Il Centro si afferma, inoltre, come struttura di eccellenza di chirurgia dell’uretra e per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Proprio per quest’ultima patologia Uroclinic mette a disposizione dei pazienti tecniche avanguardistiche minimamente invasive.

Più nel dettaglio quali sono le tecniche all’avanguardia per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna?

Parliamo, in primo luogo, del Rezum, un trattamento innovativo di chirurgia mininvasiva, sviluppato negli Stati Uniti e approdato in Europa alcuni anni fa, come alternativa all’intervento chirurgico di asportazione dell’ipertrofia prostatica ostruttiva. Nuova Villa Claudia è il centro con la più grande casistica di trattamenti in Italia.

Si tratta di una terapia con vapore acqueo che usa l’energia naturale immagazzinata in poche gocce d’acqua: in questo modo è possibile eliminare l’eccesso di tessuto prostatico che causa i sintomi urinari. Il vapore acqueo viene iniettato con un ago sottilissimo all’interno del tessuto prostatico ipertrofico, ne consegue una progressiva riduzione del volume della ghiandola prostatica. Questo comporta la normale ripresa della funzione urinaria e non modifica la morfologia dell’apparato preservandone tutte le funzioni. 

Rezum chirurgia mininvasiva per ipertrofia prostatica
Rezum

Quali sono i vantaggi rispetto alla Turp, l’intervento classico di Resezione transuretrale della prostata?

Innanzitutto l’intervento si esegue in day hospital o in regime ambulatoriale senza anestesia generale e dura 15 minuti. Poi, il vantaggio della tecnica Rezum è che l’85% dei pazienti preserva perfettamente la funzione eiaculatoria. I risultati definitivi si ottengono a distanza di 2-3 mesi dal trattamento, che consente la completa sospensione dei farmaci. In qualche settimana si nota un netto miglioramento delle difficoltà urinarie sino alla completa remissione della sintomatologia.

I risultati sono particolarmente duraturi: nell’arco di 4 anni, in media, solo il 4% dei pazienti deve sottoporsi di nuovo all’intervento. La mini invasività, la possibilità di eseguire la procedura in day hospital, la rapida ripresa delle attività quotidiane e la certezza di preservare l’eiaculazione fanno sì che il Rezum sia, ad oggi, l’avanguardia della tecnologia per la cura e risoluzione definitiva alla ipertrofia prostatica. Ma ci sono anche altre soluzioni.

Quali?

Sempre nell’ambito della chirurgia mininvasiva per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna, bisogna ricordare Urolift e iTind.

Urolift utilizza piccoli impianti per aprire il canale ostruito della prostata. iTind consiste, invece, in un dispositivo inserito al livello dell’uretra prostatica. Una volta in sede, iTind si apre e i puntoni di pressione esercitano forza sull’uretra prostatica e sul collo della vescica. Dopo 5, o massimo 7, giorni i nuovi canali sono formati e il dispositivo viene rimosso.

In entrambi i casi l’intervento avviene in regime ambulatoriale o day hospital in sedazione e la ripresa è rapidissima. E anche qui il vantaggio principale rispetto alla Turp è che la funzione eiaculatoria viene preservata, eliminando l’inconveniente dell’eiaculazione retrograda.

prima e dopo intervento di chirurgia prostatica mininvasiva con Urolift

La robotica, così come altre tecnologie innovative, arrivano in soccorso di tutte le patologie urologiche. Di quali altri strumenti dispone il Centro?

Per le patologie oncologiche e malformative, abbiamo il Robot Da Vinci, che consente di procedere alla rimozione del tumore come alla demolizione e ricostruzione dell’organo. Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio in una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ad altissima risoluzione.

Nuovissime metodiche riguardano anche il trattamento della calcolosi urinaria, la causa più frequente di accesso al pronto soccorso per patologie urologiche: eseguiamo accessi per via endoscopica retrograda e per via percutanea, tecniche mininvasive che permettono di risolvere la patologia del paziente con un rapido recupero alle normali funzioni quotidiane.

Il centro dispone di due sale operatorie tre volte a settimana, quindi parliamo di sei sale operatorie a settimana. Le prestazioni sono eseguite sia in regime privato sia in regime convenzionato.