Reagire alla crisi ed essere competitivi grazie a tecnologia e processi di digitalizzazione sono i temi al centro della terza tappa di “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane.
“Con Imprese Vincenti vogliamo dare voce alle pmi, vera spina dorsale del nostro sistema produttivo, e testimoniare le eccellenze imprenditoriali che possono contribuire al rilancio del nostro Paese. Tra le chiavi di successo nel “reagire” alla crisi pandemica c’è sicuramente la capacità di adattare l’offerta alle nuove esigenze del mercato e questa pandemia ha sicuramente accelerato i processi di digitalizzazione. Il Lazio, seconda regione più digitale d’Italia, si mette in luce positivamente per il livello di connettività migliore d’Italia, in particolare la regione eccelle per copertura e utilizzo della banda larga;inoltre la regione è molto ben posizionata nel ranking italiano anche nell’area del capitale umano: il 7% della popolazione e il 5% delle donne è impiegato in settori tech e knowledge-intensive (rispettivamente 3,7% e 4,2% per l’Italia) e il 26% della popolazione è laureato (contro una media italiana del 19,6%). Capacità di investire nel digitale e nella transizione 4.0, adeguamento progressivo ai criteri di sostenibilità espressi dalle metriche ESG, valorizzazione del capitale umano, internazionalizzazione, sviluppo della filiera di appartenenza e del legame con il territorio, impatto sociale e crescita inclusiva per il benessere del proprio territorio sono il motore per la ripartenza dell’economia, ripartenza che Intesa Sanpaolo sosterrà mettendo a disposizione delle famiglie e delle imprese – nell’arco temporale del PNRR – 400 miliardi di euro di prestiti a medio e lungo termine.” Così afferma Pierluigi Monceri – Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo.