Bain & Company ha pubblicato un aggiornamento sugli acquisti degli italiani durante i saldi invernali: il 40% degli intervistati dichiara di aver speso o voler spendere meno rispetto all’anno precedente, con un budget di spesa medio previsto si attesta sui 120 euro.L’abbigliamento risulta il settore merceologico preferito (87%), seguito da beni alimentari (34%) e prodotti per la cura della persona
Si riducono le prospettive di spesa dei consumatori italiani durante i saldi invernali rispetto al 2022: il 40% degli intervistati dichiara di aver speso o voler spendere meno, tendenza generalizzata per uomini e donne. Il budget di spesa medio previsto si attesta sui 120 euro, con un gap contenuto tra le diverse generazioni. La riduzione delle spese per i saldi invernali coinvolge maggiormente i consumatori della fascia di reddito bassa.
Queste le principali evidenze che emergono dal terzo episodio dell’Holiday Shopping Outlook di Bain & Company Italia, realizzato in collaborazione con Toluna analizzando le abitudini di consumo di oltre 1000 consumatori, e che offre un osservatorio permanente delle spese dei consumatori del Paese durante le principali festività dell’anno.
L’online risulta spesso il canale elettivo
“Gli acquisti dei consumatori del nostro Paese, durante i saldi invernali, hanno guardato soprattutto a prodotti ad uso personale (64%), indipendentemente dalle fasce d’età. L’abbigliamento riveste la «parte del leone» tra i settori merceologici preferiti (87%), seguito da alimentari (34%). Tra le preferenze, l’abbigliamento è scelta comune tra tutte le generazioni; spiccano poi giochi e videogiochi per la Generazione Z e i Millennials, mentre i prodotti per la cura della persona spopolano tra i Boomers. Per tutti l’online risulta spesso il canale elettivo ”, spiega Andrea Petronio, Senior Partner e Responsabile della practice Retail di Bain & Company in Italia.
In termini di canali, l’e-commerce è utilizzato soprattutto per i settori dell’elettronica, giochi e videogiochi, mentre su abbigliamento e alimentari prevalgono i canali tradizionali.
Un consumatore su due dichiara avere disponibilità di spesa solo per i beni essenziali
“L’aumento del costo della vita è la principale criticità dietro questo trend in tutta Europa, con un tasso di preoccupazione particolarmente elevato per il nostro Paese”, prosegue Petronio. “In Italia, quasi un consumatore su due (42% degli intervistati) dichiara avere disponibilità di spesa solo per i beni essenziali ma non per quelli «non essenziali», o per risparmiare: è la percentuale più elevata tra i principali Paesi europei”.
In questo contesto, il 13% degli italiani non è riuscito a pagare tutto il dovuto negli ultimi tre mesi, o è a rischio di non riuscirci. Il 43% degli italiani ha già ridotto la spesa ed un altro 31% prevede di ridurla a breve: risparmi concentrati soprattutto ristoranti, abbigliamento, regali, vacanze, beauty.
Chi ha già diminuito la propria spesa si è concentrato in larga misura sul consumo energetico / d’acqua e optato per spostamenti più economici (a piedi o in bicicletta) quando possibile. Un italiano su quattro ha deciso di rinunciare alla ristorazione, con la prospettiva di mangiare più spesso tra le mura domestiche. La ricerca evidenzia inoltre una marcata contrazione di spesa anche sui viaggi, grazie alla diminuzione del numero di vacanze, destinazioni locali e la ricerca di soluzioni meno costose. Uno su quattro risparmia anche sulla spesa al supermercato: dolci e snack le categorie principali, acquistate sfruttando le promozioni e ricorrendo maggiormente ai discount.