Perlomeno per quanto riguarda la sanità…
di Giusy Caretto
Lavori (ancora) in corso per la Sanità. Ad un anno dal decreto Rilancio che ha stanziato risorse ingenti per aumentare i posti in terapia intensiva (711 milioni di euro) e sub intensiva (393 milioni), ristrutturare i Pronto Soccorso e intervenire sui Dea, gli interventi effettuati sono scarsi. A denunciarlo, la Corte dei Conti.
Le risorse in campo
Partiamo dai numeri e dalle risorse in campo. “Nel complesso, per adeguare le terapie intensive ai nuovi standard gli importi richiesti sono cresciuti a 711 milioni, il 49,2 per cento del totale. Si è ridotto considerevolmente la quota attribuita ai lavori e ai macchinari necessari ai posti letto in semi intensiva (393 milioni contro gli originari 611,5 milioni) mentre è cresciuta al 21,9 per cento la quota assorbita dall’emergenza e urgenza di primo livello (316,6 milioni contro gli originari 193 milioni)”, spiega la Corte dei Conti. Ma la spesa del denaro procede a rilento.
Terapia intensiva
Nonostante le diverse e attese ondate di pandemia e le difficoltà di questi mesi, il potenziamento strutturale delle dotazioni di terapia intensiva risultava compiuto solo al 25,7 per cento. Se la prima della classe è la Provincia Autonoma di Bolzano, che ha completato i lavori, al contrario Valle d’Aosta, Molise e Basilicata non fanno segnare alcun progresso. Fanno bene anche Emilia-Romagna e Abruzzo, che hanno speso il 75 per cento dei fondi.
Interventi in semi-intensiva
Si procede a rilento anche per i posti in semi-intensiva. A sottolinearlo “Quotidiano Sanità”. In particolare, dei 4.238 posti letti previsti in aggiunta, sono stati messi a punto 1081 posti letto, ovvero il 25,5 per cento del totale. Qualche incremento si segnala in Piemonte, Veneto Abruzzo e Campania, che addirittura hanno speso oltre il 50 per cento del denaro.
Pronto Soccorso
Sui Pronto Soccorso sono stati previsti 474 interventi. Ne sono stati realizzati solo 65, ovvero il 13,7 per cento. Se si guarda alle ambulanze, invece, ne sono state acquistate 108 su 230 previste. Di queste ne sono state consegnate e collaudate 44 di cui 29 in Campania e 9 in Emilia-Romagna. (www.startmag.it)