Capo Vaticano è un’estesa località balneare del comune di Ricadi (VV), ricca di strutture ricettive dotate dei servizi di animazione. Il promontorio che ne assume il nome raggiunge l’altezza massima di 124 metri ed è fatto di uno speciale granito, quello bianco-grigio, studiato in tutto il mondo per le sue particolarità geologiche. Di notevole importanza è la presenza della felce gigante, della palma nana sullo scoglio “Il Palombaro”, nonché l’esistenza di sedimenti marini del Quaternario, che fanno di Capo Vaticano una meta obbligata di molti studiosi di paleontologia. La particolare morfologia dei luoghi, con valli e profonde incisioni fluviali su un territorio dal tipico terrazzamento a gradoni, permette di raggiungere agevolmente gli strati fossiliferi del Miocene. Conchiglie tipiche dei mari tropicali, denti di squalo, coralli, si accompagnano a ritrovamenti di parti scheletriche di mammiferi marini e continentali. Tutta la zona è comunque famosa per l’abbondanza di Clipeastri, antichi echinidi dalla caratteristica forma piramidale oggi estinti. Il promontorio di Capo Vaticano è situato sulla costa degli Dei sul litorale tirrenico calabrese, di fronte allo Stromboli e alle isole Eolie, separa il golfo di Sant’Eufemia e quello di Gioia Tauro, e comprende tutti i paesi facenti parte del comune di Ricadi e le rispettive spiagge che si trovano su questo litorale. Sul promontorio è installato dal 1870 un faro dalla Torre cilindrica, su fabbricato a un piano con tetto a terrazza. A livello turistico, Capo Vaticano, pur non essendo una vera e propria città, è conosciutissima a livello nazionale e internazionale. Questo promontorio vanta delle spiagge molto suggestive e la maggior parte sono di spiaggia bianchissima. La più suggestiva baia è quella di Grotticelle, formata da tre spiagge contigue. Secondo una nota rivista francese, Capo Vaticano è considerata la terza spiaggia più bella d’Italia e fra le 100 spiagge più belle al mondo. Altre spiagge da segnalare sono le spiagge di Formicoli e Riaci, caratterizzate dalla bianchissima sabbia e da scorci di roccia davvero meravigliosi. Il famoso scrittore veneto Giuseppe Berto, dopo aver girato l’Italia decise di rimanere a vivere qui, scrivendo in alcuni dei suoi libri «Il tratto di costa che culmina in Capo Vaticano è pieno di storia e di bellezza. Si potrebbe chiamare Costabella con un pizzico di rimpianto e nostalgia». In un’altra opera, Berto scrive: «Penso che Capo Vaticano si chiami Vaticano per la stessa ragione per cui un colle di Roma si chiama alla stessa maniera: sacerdoti e indovini vi andavano a scrutare il futuro, basandosi sul volo degli uccelli e altre cose. Duecento metri al largo della punta c’è uno scoglio chiamato Mantineo, e in greco “manteuo” significa comunicare con la volontà divina. Il Capo era un posto sacro, e lo è ancora, nonostante tutto». Capo Vaticano è conosciuto anche come migliore territorio al mondo che produce la cipolla rossa, detta anche cipolla rossa di Tropea, dal gusto particolarmente dolce. Grazie infatti alle sostanze contenute nel terreno “solo quella coltivata a Capo Vaticano risulta dolce” ed è ricercatissima nel mercato nazionale ed internazionale. Inoltre le suggestive spiagge e il mare cristallino con fondali ricchi di fauna ittica, rendono Capo Vaticano meta obbligata per sub e turisti italiani e stranieri, primi fra tutti i tedeschi, attratti anche da un entroterra che offre prodotti tipici come: la ‘Nduja di Spilinga e il Pecorino del Poro.