Alessandro Massa, responsabile dei Leonardo Lab, racconta al Corriere Login la nuova frontiera della ricerca in Leonardo: 11 aree tecnologiche per lo sviluppo di applicazioni del futuro, partendo dalle ricerche sui materiali per arrivare fino agli studi sul Quantum
«Materiali che assorbono onde elettromagnetiche. Che permettono a un oggetto di “sparire” dai radar in modo da non essere intercettato». Ricerche sulla “tenuta” di carichi sottoposti a stress e a grandi usure. «Lo studio del grafene per nuove applicazioni: gli approfondimenti sulla reale usabilità del materiale e le sfide a cui può rispondere». E poi i materiali termoplastici. «Come mantenere isolati alcuni ambienti per trattenere al loro interno l’ossigeno: per le applicazioni spaziali come le navette e le stazioni». Un itinerario alla scoperta dei Leonardo Lab e delle undici aree di applicazione di ricerca e sviluppo che rappresentano l’avanguardia dell’innovazione per il Gruppo.
I Leonardo Lab per Massa sono una vera e propria frontiera «un’infrastruttura trasversale, a tutte le divisioni, orientata alla ricerca e all’innovazione, dedicata allo sviluppo di nuove tecnologie in ambiti strategici per l’azienda». Non solo materiali, ma anche elettrificazione, cloud computing, studi sui big data e intelligenza artificiale, robotica e digital twin. Sull’elettrificazione la strategia è quella «di diminuire l’impatto ambientale della mobilità, usando l’elettricità per voli civili e cargo». Secondo Massa gli investimenti sulle piattaforme dipendono da quanto si possano scalare sul lungo termine. Sugli aerei a lungo raggio è più difficile oggi realizzare la propulsione elettrica, mentre sul corto e medio raggio i velivoli ibridi o full electric sono qualcosa di più tangibile. «Ci sono diverse aree su cui ci stiamo concentrando: le tecnologie delle celle combustibili che permettono di ottenere energia elettrica direttamente da idrogeno e ossigeno senza che avvenga alcun processo di combustione termica. La dissipazione termica è importante soprattutto nella fase di ricarica delle batterie», spiega Massa.
La sfida vera però è attrarre i talenti in Italia «si tratta di una competizione serrata – afferma Massa -: i migliori vengono contesi a livello internazionale». Per questo Leonardo ha recentemente lanciato un nuovo bando di selezione che permetterà di contare su un nuovo bacino di competenze per lo studio delle tecnologie di frontiera.