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Donnarumma (FS) risponde agli attacchi sui guasti alla rete ferroviaria

L’AD di FS, Stefano Donnarumma, risponde, armato di pennarello, ai recenti attacchi sui guasti alla rete ferroviaria; 1200 cantieri per garantire più efficienza e sicurezza

di Katrin Bove

Questa mattina, durante una conferenza stampa presso Villa Patrizi a Roma, l’ad di FS, Stefano Donnarumma, ha fornito un aggiornamento sulla situazione dei cantieri attivi sulla rete ferroviaria italiana. Attualmente, sono in corso 1200 cantieri. Di cui 700 destinati a nuove opere finanziate dal Pnrr e 500 destinati alla manutenzione, aspetto forse più critico e problematico.

Donnarumma ha colto l’occasione per parlare delle recenti polemiche relative ai guasti sulla rete. Sottolineando come l’attenzione mediatica riservata a questi eventi sia sproporzionata rispetto a quella ad esempio dedicata a interruzioni di corrente elettrica o acqua nelle città.

Donnarumma spiega il malfunzionamento del 2 ottobre

Per chiarire meglio, l’Ing. Donnarumma è uscito dai panni di amministratore delegato e ha indossato quelli di ingegnere. Letteralmente disegnando con un pennarello su una lavagna a fogli, visibile ai giornalisti presenti in sala, il malfunzionamento avvenuto il 2 ottobre scorso alla stazione Termini, meglio conosciuto come effetto “chiodo”. Una cabina elettrica risalente al 1998 che di notte ha trasmesso un messaggio errato al tecnico preposto. Nulla di eclatante dunque, dal momento che se il guasto fosse accaduto durante il giorno, gli effetti non si sarebbero ripercossi sui treni, più numerosi, in partenza di prima mattina e i disagi sarebbero stati decisamente minori.

Donnarumma ha inoltre evidenziato che negli ultimi anni e soprattutto a seguito della pandemia (leggi più smart working) l’utilizzo delle linee ferroviarie da parte degli utenti è cambiato. E dunque deve essere conseguentemente rimodulata l’offerta da parte di FS. Sono in aumento i viaggi turistici o per raggiungere la famiglia e sono cambiati gli spostamenti per lavoro.

Dal lancio del servizio di alta velocità nel 2009, il numero di treni giornalieri è passato da 188 a 400 nel 2024. Con una crescita che ha portato a una congestione della rete, con una notevole pressione sulle stazioni e sulla circolazione di treni ad alta velocità, Intercity e regionali.

Particolarmente critica è la situazione sulla Direttissima Firenze-Roma, dove transitano circa 340 treni al giorno. Di cui 260 ad alta velocità, 35 Intercity e 45 regionali. Nel nodo di Roma, il numero totale di treni in transito quotidiano supera i 1500.

Per affrontare queste sfide, Donnarumma ha sottolineato la necessità di investimenti mirati a migliorare sicurezza ed efficienza del servizio ferroviario. Sottolineando ancora una volta che le polemiche sui disservizi sollevate negli ultimi mesi sono esagerate. Come dimostrato i dati ufficiali sui ritardi, che presentano uno scostamento percentuale minimo tra quelli verificati nel 2023 e i ritardi del 2024. Anno di picco massimo delle polemiche.

E invece le ferrovie italiane sono forse le migliori a livello internazionale. Come dimostra il fatto che mentre in altri paesi le reti vengono chiuse per mesi per permettere lavori di manutenzione. Da noi questo non succede poiché viene comunque garantita una continuità del servizio. L’ad Donnarumma ha spiegato che nel 2023 sono state gestite 160mila interruzioni, nel 2025 le interruzioni saranno 345mila, ma con un modello che prevede interruzioni più lunghe nei periodi di minor traffico. Consentendo di svolgere più attività contemporaneamente, garantendo così un miglior rapporto tra disagio creato agli utenti e benefici ottenuti.