I medici italiani e il potere dei social: nuovi dati rivoluzionano la comunicazione sanitaria
Lo Studio SMARTY: un’analisi sull’utilizzo dei Social Media in oncologia
Per due terzi dei medici oncologi italiani, i social media rappresentano un potente strumento per migliorare la comunicazione scientifica e interagire con i pazienti. Questo è quanto emerge dallo studio SMARTY, coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) in collaborazione con esperti di prestigiose istituzioni accademiche italiane come l’Università Bocconi, l’Università Ca’ Foscari e il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO).
Pubblicato sulla rivista internazionale JCO Global Oncology, lo studio rappresenta una base metodologica rigorosa per definire un codice etico per l’utilizzo dei social media in ambito sanitario, coinvolgendo esperti di marketing, comunicazione e oncologia.
I Profili dei medici “Social Media Users”
L’indagine ha analizzato le esperienze e le preferenze di 116 oncologi italiani tra i 26 e i 71 anni. I partecipanti sono stati classificati in tre profili:
- Altamente social (31%)
- Moderatamente social (38%)
- Scettico (31%)
Quasi il 95% dei medici oncologi possiede un profilo personale sui social media, mentre il 22% ha un profilo professionale e il 23% un profilo ibrido. È interessante notare che i medici più esperti tendono a utilizzare i social in modo più frequente rispetto ai colleghi più giovani, contrariamente a quanto rilevato in studi condotti negli Stati Uniti dieci anni fa.
Le dichiarazioni degli esperti
Secondo Luca Buccoliero, esperto dell’Università Bocconi: “L’evoluzione che osserviamo oggi è influenzata dalle differenze geografiche e dal passaggio generazionale tra chi ha vissuto la transizione digitale e i nativi digitali, per i quali i social sono una parte naturale della comunicazione.”
Mattia Garutti, oncologo del CRO di Aviano, ha aggiunto: “La maggioranza dei medici considera i social media un valido strumento per diffondere conoscenze, aggiornamenti e promuovere collaborazioni. Tuttavia, riconoscono anche i rischi legati alla circolazione di informazioni errate e alla privacy. Nonostante ciò, i benefici superano nettamente i rischi.”
Il ruolo dei Social nella comunicazione oncologica
Lo studio rappresenta solo una parte del progetto SMARTY, che punta a indagare anche l’esperienza dei pazienti sui social media. Manuelita Mazza, oncologa IEO, ha sottolineato: “Esplorare come i pazienti utilizzano i social ci aiuterà a migliorare il rapporto medico-paziente e a rendere la comunicazione più empatica ed efficace.”