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INAUGURATO IL NUOVO CENTRO PER LE FAMIGLIE DEL MUNICIPIO V

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CENTRO PER LE FAMIGLIE, GRASSADONIA: “PROGETTO IMPORTANTE CON SERVIZI DI ACCOGLIENZA E SOSTEGNO”

Roma, 12 dicembre 2024 – “Ho partecipato oggi, con molto piacere, all’inaugurazione del Centro per le Famiglie del Municipio Roma V in via di Acqua Bullicante 28. Un progetto frutto di una co-progettazione tra il Municipio Roma V e la Cooperativa Sociale La Fonte 2004 ETS, nato con il sostegno dell’avviso pubblico per l’ampliamento della rete regionale dei Centri per la Famiglia. Tanta emozione negli interventi di chi ha reso possibile la nascita di questo Centro, emozione frutto della profonda consapevolezza di avviare un progetto importante che vive per migliorare la vita di persone in carne e ossa” – spiega Marilena Grassadonia, Coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale.

Accoglienza e sostegno a famiglie omogenitoriali

“Il progetto prevede una serie di servizi gratuiti di accoglienza, sostegno e orientamento per le famiglie. Con particolare attenzione alle situazioni che possono attraversare, dalla genitorialità alle separazioni, dalle difficoltà nel mondo del lavoro alle discriminazioni. Completa l’offerta uno specifico servizio dedicato alle persone lgbtqia e alle famiglie omogenitoriali, gestito dalla dott.ssa Cristina Leo, a conferma dell’attenzione della Cooperativa e di Roma Capitale. E in questo caso specificatamente del Municipio V, a tutte le realtà sociali che vivono la nostra città.

Promuovere il benessere delle persone

L’avvio di questo progetto evidenzia due aspetti molto significativi: il lavoro di rete tra istituzioni, professioniste e realtà del terzo settore è la strada giusta da percorre per garantire servizi utili e dedicati a tutta la cittadinanza. I servizi progettati e offerti attraverso uno sguardo attento alla società reale sono quelli che davvero promuovono il benessere delle persone, tutte.

Un grazie di cuore al presidente Caliste, all’assessore De Cinti e alle persone che hanno reso possibile la nascita del Centro e che lo faranno vivere tra le famiglie della città”. – conclude Marilena Grassadonia.