
Fondazione Just Italia sostiene un programma pilota di assistenza socio-sanitaria per contrastare il disagio tra i giovani. Un’iniziativa che parte dalle Marche con l’obiettivo di espandersi a livello nazionale
Prende il via il progetto “Una mano per la vita”, un’iniziativa innovativa di assistenza socio-sanitaria promossa dalla Fondazione Just Italia in collaborazione con la Cooperativa Sociale Pagefha Onlus di Ascoli Piceno. Il programma si propone di prevenire e contrastare i comportamenti estremi tra i preadolescenti e gli adolescenti (fascia d’età 11-18 anni), offrendo un supporto tempestivo ai giovani che si trovano in situazioni di crisi, spesso inasprite da contesti familiari e sociali complessi. disagio giovani
Un nuovo modello di intervento per i giovani in difficoltà
Il progetto introduce un approccio innovativo e strutturato, prevedendo l’accoglienza di ragazzi a rischio all’interno di centri protetti e attrezzati. Qui, attraverso un percorso personalizzato, viene garantito un supporto immediato per gestire la crisi e prevenire esiti tragici. L’iniziativa, avviata nelle Marche, punta a diventare un modello di riferimento per l’intero sistema socio-sanitario italiano, delineando un nuovo protocollo di intervento per situazioni di emergenza.
Un problema sempre più urgente
Il tema è di drammatica attualità: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, con una crescita allarmante a livello globale. In Italia, il fenomeno dell’autolesionismo tra i ragazzi dai 13 ai 18 anni ha superato il 50%, evidenziando una grave emergenza sanitaria e sociale.
Il progetto si sviluppa in collaborazione con i Centri di Neuropsichiatria Infantile del Servizio Sanitario Nazionale e i servizi sociali, per garantire interventi tempestivi nei confronti dei giovani a rischio. L’iniziativa prevede l’attivazione di “pacchetti d’urto”, che includono ospitalità immediata, affiancamento psicoterapeutico e supporto alle famiglie.

Il programma articolato in tre fasi
Gestito operativamente dalla Coop. Soc. Pagefha in collaborazione con la Cooperativa Sociale Lella 2001 di Grottammare (AP), il progetto avrà una durata di due anni e mezzo e sarà articolato in tre fasi principali: disagio giovani
- Intervento immediato nelle situazioni di emergenza
- Sviluppo e condivisione del percorso psicoterapeutico
- Coinvolgimento e supporto alle famiglie
L’accoglienza dei ragazzi avverrà in strutture residenziali immerse nella natura, sfruttando l’ambiente naturale come strumento terapeutico per favorire il recupero del benessere psicofisico.

Il contributo di Fondazione Just Italia
Il progetto è stato selezionato come principale impegno solidale per il 2025 da Fondazione Just Italia, attraverso una rigorosa valutazione delle candidature pervenute al bando nazionale dello scorso anno. La Fondazione ha stanziato un contributo minimo garantito di 200.000 euro, grazie anche alla collaborazione con Just Italia S.p.a..
A supporto dell’iniziativa, è stata lanciata una Vendita Speciale di un “Set benefico”, contenente tre prodotti Just per il benessere della famiglia, venduto al prezzo di 26 euro. Per ogni set acquistato, Just Italia devolve 2 euro alla Cooperativa Sociale Pagefha Onlus.
Un progetto che nasce dalla volontà di fare la differenza
Commentano il Presidente e la Vicepresidente di Fondazione Just Italia, Marco Salvatori e Daniela Pernigo: “Il progetto ha toccato il mondo Just Italia nel profondo. Non a caso lo abbiamo chiamato ‘Una mano per la vita’, perché è un’iniziativa carica di speranza e orientata al futuro: avere un aiuto nel momento giusto può fare la differenza”. disagio giovani
Fondata nel 2008 da Just Italia S.p.a., Fondazione Just Italia sostiene progetti di solidarietà realizzati da organizzazioni non profit, con un focus sulla ricerca scientifica e sull’assistenza socio-sanitaria per i minori. I numeri della Fondazione parlano chiaro:
- Quasi 7 milioni di euro erogati dal 2008
- 16 progetti nazionali per l’infanzia in ambito sanitario
- 89 progetti locali per la comunità veronese
- 2 progetti a supporto delle donne in Italia e Afghanistan
- 1 progetto per la medicina territoriale durante l’emergenza Covid-19