Home ORE12 Sanità HPV: UN TEST SALIVARE PER LA DIAGNOSI PRECOCE

HPV: UN TEST SALIVARE PER LA DIAGNOSI PRECOCE

Un innovativo test salivare, sviluppato dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) con il sostegno di Fondazione AIRC, permette di individuare precocemente i tumori orofaringei associati al Papillomavirus Umano (HPV)

Questa scoperta potrebbe rivoluzionare la diagnosi e il trattamento di una patologia in forte crescita. I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Medical Virology, dimostrano che l’analisi del DNA virale nella saliva, ottenuta tramite un semplice gargarismo, è in grado di rilevare la presenza dell’HPV nel cavo orale. Poiché il virus è responsabile della maggior parte dei tumori orofaringei, il test potrebbe segnalare la presenza di lesioni tumorali in una fase iniziale, quando ancora non visibili tramite imaging o esame clinico.

Abbiamo sviluppato un test altamente sensibile e specifico per la diagnosi dei carcinomi orofaringei correlati all’HPV. Questa metodologia potrebbe rappresentare un punto di svolta nella gestione della malattia, consentendo diagnosi precoci e trattamenti più efficaci” spiega Mohssen Ansarin, Direttore del Programma Cervico-Facciale dello IEO e co-autore principale dello studio.

La collaborazione con IARC

Lo studio è stato condotto nell’ambito di Alleanza Contro il Cancro (ACC), in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione. Attualmente, i tumori orofaringei HPV-correlati sono in forte aumento, in particolare nella popolazione maschile giovane. In Italia, l’IEO segue ogni anno tra i 150 e i 180 nuovi casi di questa neoplasia, di cui circa l’80% riconducibili all’HPV.

Il test è risultato altamente affidabile

L’analisi di 132 campioni salivari e ematici di pazienti con tumore dell’orofaringe ha evidenziato che il test, basato sulla rilevazione del DNA di HPV 16, è altamente affidabile anche negli stadi precoci della malattia. “Se confermato su un campione più ampio, questo test potrebbe essere impiegato non solo per la diagnosi precoce, ma anche nel monitoraggio post-trattamento per intercettare eventuali recidive” aggiunge Susanna Chiocca, Direttrice dell’Unità Viruses and Cancer IEO.

Verso un possibile screening della popolazione a rischio

Oltre all’uso diagnostico, gli studiosi ipotizzano che il test possa essere impiegato in futuro come strumento di screening per le persone a rischio. “L’utilizzo della saliva nella diagnosi dei tumori HPV-correlati apre nuove prospettive in oncologia” affermano Marta Tagliabue e Rita De Berardinis, co-autrici dello studio.

Prevenzione e vaccino: le armi principali

Mentre il test salivare potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce, la prevenzione resta fondamentale. I tumori orofaringei correlati all’HPV sono più che raddoppiati negli ultimi 30 anni e, senza adeguate strategie di contenimento, potrebbero superare per incidenza il tumore alla prostata nei prossimi decenni. La vaccinazione contro l’HPV, disponibile gratuitamente per gli adolescenti di entrambi i sessi, rappresenta uno strumento chiave per ridurre la diffusione del virus e, di conseguenza, il rischio di sviluppare queste forme tumorali.