Home News Erionite, la “fibra killer” peggiore dell’amianto: individuato un potenziale meccanismo di tossicità

Erionite, la “fibra killer” peggiore dell’amianto: individuato un potenziale meccanismo di tossicità

Un recente studio congiunto condotto da Sapienza Università di Roma, Università di Genova ed ENEA, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Hazardous Materials, ha fatto luce sui meccanismi di tossicità dell’erionite, un minerale appartenente al gruppo delle zeoliti, considerato ancora più pericoloso dell’amianto

di Sofia Diletta Rodinò

Cos’è l’erionite e perché è pericolosa

L’erionite è un minerale naturale che si trova principalmente nelle rocce vulcaniche ed è stato ampiamente utilizzato in diversi settori, dall’edilizia all’agricoltura. Tuttavia, a differenza di altre zeoliti, questa fibra possiede una tossicità per inalazione estremamente elevata, risultando centinaia di volte più nociva dell’amianto. Già negli anni ’70, l’inalazione di particelle di erionite è stata associata a una grave epidemia di mesotelioma pleurico maligno (MPM) in alcuni villaggi della Cappadocia, dove veniva impiegata per la costruzione di abitazioni

Lo studio sui meccanismi di tossicità

Grazie a un approccio interdisciplinare e a tecniche avanzate di diffrazione a raggi X, i ricercatori hanno esaminato la reazione delle fibre di erionite all’interno delle cellule macrofagiche, responsabili della degradazione di agenti estranei nei polmoni.

Lo studio ha rivelato che:

L’ingestione delle fibre da parte dei macrofagi innesca un processo di scambio ionico che altera il pH cellulare. Questo squilibrio provoca un malfunzionamento dei lisosomi, organelli responsabili della degradazione delle particelle estranee. L’iperattivazione dei mitocondri a seguito di tale squilibrio determina un aumento dei radicali liberi, portando infine alla morte cellulare.

Un ciclo di tossicità senza fine

Uno degli aspetti più allarmanti dello studio è la stabilità chimica dell’erionite nei fluidi biologici. Una volta rilasciata nuovamente nell’ambiente extracellulare, la fibra può riacquistare il suo potenziale tossico, innescando un ciclo infinito di infiammazione cronica. Questo meccanismo aumenta il rischio di sviluppo di tumori e altre malattie respiratorie gravi.

Le implicazioni per la salute pubblica

La scoperta del meccanismo di tossicità dell’erionite rappresenta un passo cruciale per la prevenzione e la gestione dei rischi sanitari legati all’esposizione a questo minerale. La ricerca apre la strada a nuovi studi sulla messa in sicurezza degli ambienti contaminati e sulle possibili strategie di intervento per ridurre l’impatto sulla salute umana.Data la pericolosità di questa fibra minerale, è essenziale sensibilizzare l’opinione pubblica e adottare misure preventive per limitare l’esposizione nei settori a rischio, come l’edilizia e l’estrazione mineraria.

Lo studio condotto da Sapienza, Università di Genova ed ENEA fornisce una visione più chiara della pericolosità dell’erionite e dei meccanismi biologici che ne amplificano la tossicità. La ricerca scientifica continua a essere uno strumento fondamentale per la tutela della salute pubblica e per la definizione di strategie efficaci volte alla prevenzione delle malattie causate da minerali tossici.