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La Francia è il Paese europeo che importa più gas naturale liquefatto dalla Russia
di Pietro Romano
E’ la Francia il Paese europeo che importa più gas naturale liquefatto dalla Russia. E l’anno scorso ha registrato anche il maggiore tasso di crescita di dipendenza da Mosca. Di fronte a un aumento dell’import complessivo continentale del 18%, Parigi fa la parte del leone e con Spagna e Belgio (in una posizione di rincalzo) vale l’85% delle forniture russe che ammontano a circa sette miliardi di euro.
A rivelarlo è l’indagine dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA )sul mercato del gas naturale liquefatto (LNG) in Europa, che Ore12Web è in grado di anticipare.
Importazioni europee ridotte del 19%
Nonostante le proposte belliciste del presidente transalpino Emmanuel Macron, quindi, è proprio il suo Paese ad alimentare più degli altri partner europei le casse russe. E questo in controtendenza all’andamento della domanda di gas nel Vecchio Continente, calata ai minimi degli ultimi undici anni.
L’indagine sottolinea come le importazioni europee di LNG si siano ridotte in dodici mesi del 19%. Quasi il 46% dell’import totale è assicurato dagli Stati Uniti d’America. Il decremento di importazioni ha portato anche a una forte diminuzione dell’uso dei rigassificatori: oltre la metà degli impianti ha riscontrato un regresso pari al 40% del suo tasso di utilizzazione tra il 2023 e il 2024. Un dato che contrasta con l’enorme quantità di investimenti in nuovi rigassificatori. Secondo l’IEEFA, entro il 2030 il tasso di utilizzo medio dei rigassificatori europei potrebbe precipitare al 30%. Con buona pace dei Paesi (tra i quali l’Italia, la Germania, l’Olanda) che hanno investito negli ultimi anni o stanno investendo sui rigassificatori, ampliando impianti esistenti o costruendone di nuovi.