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IL PROGETTO PER SOSTENERE I CAREGIVER FAMILIARI

Chi si prende cura del Caregiver? Un progetto per valorizzare un ruolo essenziale. Al via il progetto per sostenere i caregiver familiari in Italia

Prendersi cura di chi si prende cura. È questo l’obiettivo del progetto ‘Chi si prende cura del caregiver?’, un’iniziativa promossa da SPI-CGIL Milano e CGIL Milano, in collaborazione con l’Associazione Spericolata Quinta di Gianna Coletti e Claudia Galli. L’evento, che si svolgerà dal 17 al 20 febbraio a Milano, ha il patrocinio della Città metropolitana di Milano, del Comune di Milano e dell’Ordine Psicologi Lombardia OPL. Prevede un ricco programma di eventi gratuiti per sensibilizzare e supportare chi si occupa quotidianamente di un familiare non autosufficiente.

Un esercito silenzioso: i numeri del caregiving in Italia

In Italia, i caregiver familiari sono circa 7 milioni, con un forte predominio femminile. Il 71% sono donne di età compresa tra i 45 e i 64 anni. Questo ruolo, fondamentale per la società, comporta un notevole carico fisico ed emotivo che spesso si traduce in stress, isolamento e difficoltà nella gestione della propria vita personale e lavorativa.

Un programma per dare voce ai caregiver

Durante la settimana dedicata ai caregiver si alterneranno spettacoli teatrali, workshop e talk di approfondimento sulle sfide e le necessità di chi si occupa di un familiare malato. Tra gli eventi principali spiccano:

Spettacolo teatrale ‘MAMMA A CARICO – Mia figlia ha novant’anni’, tratto dal romanzo di Gianna Coletti. La rappresentazione si terrà il 17 febbraio al Teatro Franco Parenti e il 18 febbraio presso l’Auditorium U12 dell’Università Milano-Bicocca. Workshop e incontri formativi, con esperti del settore per approfondire le difficoltà psicologiche, emotive e pratiche che il ruolo del caregiver comporta. Talk sulla gestione delle malattie neurodegenerative, con la partecipazione di Erika Borella, Professore ordinario di Psicologia dell’Invecchiamento presso l’Università di Padova, e Cinzia Marigo, psicologa e psicoterapeuta, che affronteranno le implicazioni psicologiche della cura.

Dare supporto a chi si prende cura

Secondo gli esperti coinvolti, la cura di un familiare porta con sé un forte impatto emotivo. “Prendersi cura di un familiare spesso significa confrontarsi con emozioni contrastanti come paura, stanchezza e frustrazione. È essenziale fornire ai caregiver strumenti per riconoscere e gestire questi sentimenti” – sottolinea Antonella Consonni, psicologa e psicoterapeuta. Un adeguato supporto emotivo ai caregiver aiuta non solo chi presta assistenza, ma anche la persona assistita, favorendo una migliore qualità della vita per entrambi.

Tavola rotonda per un ‘Patto per la Dignità’

Il progetto culminerà il 20 febbraio con la tavola rotonda ‘Patto per la Dignità – Costruiamo una rete di alleanze’. L’evento si terrà presso Palazzo Isimbardi alle ore 14:30. L’incontro vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni, fondazioni e caregiver, con l’obiettivo di rafforzare la rete di supporto e sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di riconoscere e tutelare il lavoro di assistenza familiare.

Un impegno concreto per il futuro

Il Caregiver Day nasce per dare voce a chi si prende cura delle persone fragili e non autosufficienti. Vogliamo costruire un percorso comune di alleanze per rivendicare diritti, servizi e un’assistenza adeguata” – dichiara Massimo Bonini, Segretario Generale SPI-CGIL Milano. L’evento rappresenta il primo passo di un progetto più ampio che mira a trasformare il sostegno ai caregiver in una priorità stabile nell’agenda politica e sociale italiana.

Attraverso questo progetto, si vuole creare un ambiente di ascolto e supporto per chi, ogni giorno, si dedica con amore e dedizione alla cura di un familiare, spesso sacrificando la propria salute e benessere. Perché prendersi cura di chi si prende cura significa investire in una società più equa e solidale.