Home ORE12 Economia BANCHE: IL VERO GIOCO SU GENERALI

BANCHE: IL VERO GIOCO SU GENERALI

generali assicurazioni trieste

All’interno del risiko bancario si profila anche la strategia per giocarsi un’altra partita: il controllo di Generali. In sostanza, il coinvolgimento di quasi tutte le grandi banche in operazioni di fusione più o meno “amichevoli”, dopo settimane di “detto/non detto”, invita a osservare tecnicamente dove si sta giocando la partita vera, perché la eco delle “grida” sostanzialmente arriva da altrove

di Luca Lippi

Il vero obiettivo strategico è Generali, che a sua volta discute una possibile fusione con Natixis. La compagnia “di Trieste” è ambitissima perché rappresenta il vero centro di potere nel panorama finanziario europeo. A tale proposito, il nodo pare evidente osservando il grafico che segue:

In giallo ho segnalato una resistenza fortissima, in gergo si denomina R. In giallo è evidenziata la R2, oltre la quale si nota chiaramente come il titolo venga acquistato in modo metodico e senza scossoni. Questo è un segnale forte: non si tratta di speculazione, ma di accumulo mirato da parte di attori istituzionali, con operatività ben strutturata.

L’accumulo che non desta sospetti

All’interno del corridoio segnato in nero, tecnicamente (nel grafico non si vede) corre un indicatore piuttosto importante denominato “bande di Bollinger”. I più esperti possiedono le competenze per comprenderne l’importanza, per tutti gli altri: le bande di Bollinger danno segnali di acquisto e vendita quando si verificano le seguenti condizioni: il grafico del prezzo esce dalla banda superiore e successivamente vi rientra, si ottiene un segnale di vendita. Questo corrisponde a un rapido aumento del prezzo e a un successivo rallentamento o aggiustamento. Quando il grafico del prezzo esce dalla banda inferiore e successivamente vi rientra, si ottiene un segnale di acquisto. Cioè il prezzo è calato molto velocemente fino ad arrestarsi e -probabilmente- a invertire il trend.

Nel caso in analisi, si osserva una buona distribuzione di volumi, crescenti ma senza scossoni. La crescita senza scossoni è un segnale inequivocabile di “accumulo” senza destare sospetti. Le Bande di Bollinger strette, come si vede dal grafico suggeriscono una volatilità contenuta, è come se qualcuno facesse passi al buio senza farsi accorgere, indica “spesso” operatività istituzionale. Il prezzo dell’azione segue scientificamente una strategia di acquisti calibrati per mantenere il trend rialzista senza rotture evidenti di resistenze chiave. Non esistono vendite massicce, se fosse speculazione, si vedrebbero ogni tanto prese di profitto più marcate.

La facciata di una partita molto più grande

Se l’operatività visibile dai grafici non smentisce, nei prossimi giorni, con movimenti bruschi, chi si sta muovendo sa esattamente cosa sta facendo. Il risiko bancario è solo la facciata di una partita molto più grande, dove il vero obiettivo è il controllo di Generali. Sembra piuttosto chiaro che il potere di manovra sia nel controllo limitato degli AD. Questi ultimi sono figure apicali di elevatissimo spessore professionale, ma gli azionisti di riferimento (quelli che ci mettono i soldi veri) nella sostanza determinano le scelte, e allo stato dell’arte pare si comportino come crociati nella battaglia – giusta e doverosa – di impedire a Generali la partnership con Natixis.