Un Avatar in sala operatoria: l’Intelligenza Artificiale rivoluziona la chirurgia urologica
Un nuovo traguardo nella chirurgia robotica urologica viene presentato in anteprima mondiale al Techno-Urology Meeting (TUM) 2025. Un avatar medico basato su intelligenza artificiale che dialoga con il chirurgo e lo supporta nella scelta della strategia operatoria migliore per il paziente.
La tecnologia, sviluppata dall’Urologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano, in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia dell’Università degli Studi di Torino e il Dipartimento di Informatica dell’Università della Calabria, è stata progettata per elaborare in tempo reale le caratteristiche cliniche del paziente e confrontarle con un ampio database di casi già trattati.
“Grazie allo sviluppo di sofisticate tecnologie di intelligenza artificiale – spiega Francesco Porpiglia, direttore del Dipartimento di Area Chirurgica e dell’Urologia del San Luigi Gonzaga di Orbassano – è possibile oggi progettare degli algoritmi che, nutrendosi di migliaia di informazioni cliniche, acquisiscono capacità di apprendimento, mettono in relazione causa ed effetto e possono generare previsioni. L’AI diventa quindi capace di proporre e modulare strategie chirurgiche su misura per ogni paziente.”
Come funziona l’Avatar medico
Questa innovazione si applica alla chirurgia robotica conservativa dei tumori renali e alla chirurgia robotica per il trattamento dei tumori alla prostata. L’algoritmo alla base del software è stato addestrato per identificare e suggerire scenari chirurgici ottimali. Basandosi su dati anonimizzati di centinaia di pazienti già operati presso l’Urologia dell’AOU San Luigi.
Nel caso dei tumori del rene, il sistema guida il chirurgo nell’asportazione della massa tumorale preservando la maggiore quantità possibile di tessuto sano. Garantendo al contempo l’eliminazione efficace della malattia. Per i tumori della prostata, invece, il software propone strategie mirate alla preservazione della funzione sessuale e della continenza urinaria senza compromettere l’efficacia oncologica dell’intervento.
“Il chirurgo si confronta in tempo reale con il software, discute con esso le strategie proposte e sceglie l’intervento più adatto. Sulla base della sua esperienza e delle informazioni fornite dal sistema. L’avatar è in grado di comprendere le domande, modulare le risposte e dialogare in modo coerente con il chirurgo” aggiunge Porpiglia.
Piemonte all’avanguardia nella sanità digitale
L’innovazione presentata al TUM 2025 rappresenta un ulteriore passo avanti nella ricerca medico-tecnologica, facendo del Piemonte un punto di riferimento internazionale per la sanità del futuro.
“Ricerca, innovazione, intelligenza artificiale e chirurgia robotica sono alla base di una sanità proiettata al futuro per una cura e un’assistenza all’avanguardia già nel presente” – afferma Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte. – “Ciò che viene presentato al TUM è una tecnologia che fa del Piemonte un’eccellenza nel campo della ricerca, e con orgoglio ringrazio il professor Porpiglia e tutti i professionisti coinvolti in questo straordinario progetto.”
Il TUM – Techno Urology Meeting, giunto alla sua 13ª edizione, riunisce esperti di chirurgia urologica da tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Cina e molti paesi europei. L’evento rappresenta un’occasione unica per presentare e condividere le ultime innovazioni tecnologiche e mediche.
Per ulteriori dettagli sul programma e l’elenco dei relatori, visita il sito ufficiale dell’evento: www.technourologymeeting.com
Annachiara Albanese