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COLTIVARE LA SPERANZA ANCHE QUANDO IL FUTURO SEMBRA INCERTO

gruppo ragazzi

Giovani e sguardo al futuro tra incertezza e speranza: aspetti psicologici. Intervista ad Adelia Lucattini benessere psicologico

Intervista di Marialuisa Roscino

La speranza è il faro che guida i giovani attraverso le turbolenze dell’età adulta e nelle incertezze che possono verificarsi nel Tam-tam quotidiano, ne  rappresenta il vero carburante che alimenta il loro impegno, la loro creatività e la loro capacità di affrontare le sfide. La speranza aiuta i giovani a superare gli ostacoli e a rialzarsi dopo le cadute. È un antidoto alla frustrazione e alla rassegnazione. Eventi come la pandemia da Covid-19 hanno messo a dura prova la resilienza dei giovani e hanno generato un senso di incertezza per il futuro, ma la speranza è alla base dell’innovazione, è ciò che spinge i giovani a perseguire i loro obiettivi, anche quando le prospettive sembrano lontane.

La speranza unitamente alle proprie ambizioni e motivazioni può rappresentare la chiave congrua, l’imput giusto per affrontare invece, le difficoltà con determinazione. E allora, come è possibile coltivare la speranza anche quando il  futuro può sembrarci incerto? Quali sono i fattori che possono favorire lo sviluppo della resilienza nei giovani e sostenere in tal modo, il benessere psicologico? Di questo e molto altro, ne parliamo con Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana 

Dott.ssa Lucattini, quali sono le principali sfide che i giovani affrontano oggi?

Sono molteplici e spesso intrecciate tra loro, riflettono la complessità della società contemporanea.  La crisi climatica, l’instabilità economica e politica, e l’evoluzione rapida delle tecnologie generano un senso di insicurezza e ansia rispetto alle prospettive future, sia personali che sociali.

I social media creano un ambiente in cui i giovani si sentono costantemente esposti e giudicati, l’ideale irraggiungibile di successo e perfezione amplifica sentimenti di inadeguatezza e può portare a disturbi dell’umore e dell’autostima. Le difficoltà nel trovare occupazioni stabili e gratificanti aumentano l’incertezza e il senso di precarietà. Il divario tra formazione e mercato del lavoro rende complesso il passaggio dall’istruzione alla carriera. Per ciò che concerne proprio la salute mentale, possiamo constatare e ce lo dicono i dati recenti post- pandemia di covid-19, che ansia, depressione e stress sono problemi sempre più diffusi tra i giovani, acuiti proprio da essa e dalle sue conseguenze individuali e sociali.

Un altro aspetto importante riguarda le relazioni e il senso di comunità: nonostante la connessione virtuale, molti giovani si sentono isolati e faticano a costruire relazioni autentiche e profonde. Credo che queste sfide richiedano un approccio integrato, che coinvolga famiglia, scuola e istituzioni, affinché i giovani possano trovare risorse e strumenti per affrontarle con fiducia e coraggio.

In che modo l’incertezza influisce sulla motivazione e l’impegno dei giovani verso i propri obiettivi? benessere psicologico

L’incertezza ha un impatto significativo sulla motivazione e l’impegno dei giovani verso le proprie aspirazioni, poiché genera un conflitto tra il desiderio di costruire un futuro e la difficoltà di immaginarlo con chiarezza. Gli effetti possono rendere difficile pianificare a lungo termine, portando molti giovani a sentirsi bloccati o demotivati. Quando il futuro appare nebuloso, investire energie mentali in obiettivi di lungo respiro può sembrare inutile o frustrante. La sensazione di non avere controllo su ciò che accadrà può generare ansia, che a sua volta interferisce con la capacità di concentrarsi e perseguire obiettivi con costanza. D’altra parte, “il nuovo” e “lo sconosciuto”, a differenza dell’incertezza, rappresenta una sfida che li stimola a essere curiosi, flessibili e costanti. 

Quali sono, in particolare, le principali implicazioni dell’incertezza sulle relazioni interpersonali e sociali dei giovani? benessere psicologico

Può influire profondamente sulle relazioni dei giovani, poiché modella il modo in cui si confrontano con gli altri e interferisce, in tal modo, sulla costruzione del senso di appartenenza. Un conto è muoversi nel mondo come espressione di una minoranza e un altro conto è scendere in un’arena colma di sconosciuti, da soli, senza essere equipaggiati emotivamente e senza essere sostenuti. L’incertezza rende insicuri e affatica, per cui molti giovani tendono ad evitare legami profondi, temendo che possano diventare troppo impegnativi o che avendo timore di separazioni e perdite, non durino a lungo. In questo contesto, bisogna stare attenti che le relazioni non diventino superficiali e fugaci, piuttosto che un impegno a lungo termine che giova molto alla salute psichica, dando certezze e stabilità affettiva. Da qui, l’importanza di sensibilizzare i giovani sul valore imprescindibile della comprensione reciproca e della costruzione di relazioni significative,  sull’opportunità di frequentare gruppi e associazioni culturali con cui condividere idee e obiettivi comuni; sulla necessità di riconoscere e gestire le emozioni, sviluppando forza interiore e sicurezza nelle relazioni.

Crede che la pandemia di covid-19 abbia avuto un peso nel modificare le prospettive future dei giovani e le loro strategie di adattamento? benessere psicologico

Si senz’altro, la pandemia ha avuto un impatto inevitabile sull’ottica  dei giovani e sulle loro capacità di adattamento. Ha amplificato la sensibilità ai cambiamenti, rendendoli più consapevoli della criticità sanitarie ed economiche, e della fragilità umana. Molti giovani hanno ripensato i propri obiettivi, tenendo conto dell’importanza di sviluppare qualità interiori per affrontare gli imprevisti come flessibilità, necessità di formazione e aggiornamento, di mobilità per completare gli studi o cercare un lavoro.

L’uso intensivo della tecnologia per lo studio, li ha resi più orientati nell’utilizzo di strumenti digitali e nello spaziare in ambienti virtuali. D’altro canto, si riscontra un aumento delle dipendenze patologiche anche da uso di consolle e smartphone e della disconnessione emotiva. Di positivo, hanno sviluppato strategie innovative nello studio e nella scoperta di forme di espressione artistiche, quali musica, scrittura e programmazione.

Dott.ssa Lucattini

Ritiene sia di fondamentale importanza il supporto familiare nel sostenere i ragazzi?

Il supporto familiare fa la differenza nell’aiutare i giovani a sviluppare intraprendenza, sicurezza e capacità nuove per affrontare la complessità del mondo extrafamiliare, prima nello studio e poi nel lavoro. Allo stesso tempo, è importante che anche i genitori possano avere un loro sostegno qualora ne sentano la necessità, ad esempio attraverso dei colloqui psicoanalitici di coppia o familiari, sia per affrontare le proprie difficoltà, che per comprendere i bisogni dei figli e trovare gli strumenti migliori per sostenerli, indirizzarli e aiutarli nel momento del bisogno. 

Crede che la Formazione possa essere una leva importante per la costruzione di piani progettuali per il futuro e per vedute più ampie?

Assolutamente si, la formazione è uno strumento fondamentale per la costruzione di percorsi più efficaci, per porre le basi necessarie ad ampliare le vedute dei giovani. Infatti, è necessario elaborare le informazioni, trovare il modo e i tempi giusti per applicarsi nello studio, sviluppare il senso critico e la propria autonomia dalla famiglia ed essere maggiormente propositivi rispetto alle proprie aspettative e alle richieste sociali. Il ritmo interno si crea attraverso l’educazione familiare, la scuola e il lavoro su se stessi. Non si tratta solo di acquisire conoscenze tecniche, ma di dotarsi degli strumenti intellettuali, conoscitivi e relazionali, che permettono di sviluppare competenze trasversali, pensiero vigile e creativo, e capacità di adattamento, indispensabili in un mondo in rapido cambiamento, soprattutto dal punto di vista digitale. L’uso naïve dei Social non è sufficiente è necessaria un’educazione e una formazione al mondo digitale, e all’intelligenza artificiale, che richiedono studi e tirocini specifici. Anche se gli studi sono orientati su professioni “artigianali” e “creative”, la tecnologia digitale è richiesta ed è implicata in molti ambiti, a partire dallo studio  stesso. Investire in un’educazione inclusiva e di qualità è essenziale per aiutare i giovani a immaginare e realizzare un futuro ricco di opportunità e soddisfazioni personali. 

Quali sono, a Suo avviso, le maggiori difficoltà che i giovani incontrano nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro?

Questo passaggio è un momento cruciale e spesso complesso per i giovani. Le difficoltà principali che incontrano derivano da una combinazione di fattori personali, familiari ed educativi.  Affrontare queste difficoltà richiede un approccio multimodale, in cui tutti, giovani, famiglia, scuola, università e mondo del lavoro, cooperino insieme per creare ponti solidi tra formazione e professione. Ricevere un supporto adeguato, anche psiconalitico, in momenti di impasse o difficoltà particolari che possono causare stress ingestibile o scivolamenti depressivi, aiutano a trasformare una crisi in un’opportunità di crescita e maturazione, personale e relazionale.

Dott.ssa Lucattini, come si coltiva la speranza in un futuro che, a volte, può sembrare incerto? Quali sono i fattori che possono favorire lo sviluppo della resilienza nei giovani e determinare in tal modo, il loro benessere psicologico?

Innanzitutto, promuovendo la capacità di risposta e la forza psichica, aspetti strettamente legati che richiedono un approccio in cui bisogni personali, educazione e indirizzi familiari, offerte e opportunità sociali, cooperano nel promuovere la capacità di scelta. Aiutano, inoltre, a  conciliare ambizioni e desideri con le richieste e le sollecitazioni esterne, talvolta eccessive. Sebbene, il contesto attuale possa apparire imprevedibile, è possibile alimentare la fiducia e il benessere psicologico attraverso strategie mirate, guidate da un’emotività empatica e da un pensiero realistico, positivo, senza false illusioni, ma con un pragmatismo costruttivo.

Coltivare la speranza e la resilienza richiede un impegno anche collettivo e una visione prospettica costruita per il bene dei giovani. Investire nella crescita personale, nelle relazioni e nelle competenze culturali ed emotive, li aiuta ad affrontare l’incertezza, dando un significato, trovando un senso e quindi favorendo il benessere mentale, necessario per affrontare i cambiamenti. In questo, è possibile guardare al futuro con fiducia e determinazione.

Quali sono le esperienze positive che possono aiutare i giovani a ritrovare la motivazione e a perseguire i propri obiettivi? benessere psicologico

Sono quelle che combinano crescita personale, responsabilità, spirito di sacrificio,  connessioni sociali e senso di scopo. È fondamentale creare contesti che valorizzino i loro talenti, li supportino nei momenti di difficoltà e li ispirino a credere nelle proprie potenzialità. Con il giusto equilibrio tra sfida e supporto, i giovani possono costruire la resilienza e la fiducia necessarie per affrontare il futuro con entusiasmo e determinazione. Inoltre, queste esperienze giocano un ruolo cruciale nel rafforzare la motivazione nei giovani e nel sostenerli verso i propri obiettivi. Offrono soddisfazione immediata e aiutano a costruire la fiducia in se stessi, motivazioni e progetti che li accompagneranno nel tempo.

Quali consigli si sente di dare ai giovani?

Apprendere dall’esperienza. Quando ci si trova di fronte ad un ostacolo, cercare di vedere gli insegnamenti che è possibile trarne. Non smettere mai di formarsi e imparare attraverso lo studio, che l’aggiornamento. La curiosità e la voglia di crescere sono la chiave per adattarsi ai cambiamenti e sviluppare nuove abilità e nuove competenze. Tutte le esperienze sono una potenziale fonte di conoscenze. Vivere ogni difficoltà come un’opportunità di crescita: fanno parte della vita e sono occasioni per imparare, migliorare e rafforzarsi. Sapere che la perfezione non esiste. Bisogna avere pazienza con se stessi, anche le battute di arresto e le frustrazioni sono sopportabili e superabili.  “Errare umanum est” : Errare è umano. Cercare sempre quello che entusiasma e rende felici. Seguire quindi le proprie passioni, anche se il percorso sembra più difficile o controcorrente. Alla lunga, la passione, la determinazione, lo studio e la formazione pagano sempre. Ricordare che la strada non è mai lineare o perfetta: è fatta di tentativi ed errori, di soddisfazioni e delusioni. Cogliere ogni deviazione dal percorso pensato, un’opportunità che la vita porta incontro. Non avere paura di chiedere aiuto e condividere le proprie difficoltà. Le relazioni autentiche con amici, familiari e docenti sensibili sono fondamentali per la salute mentale. Chiedere aiuto non è mai debolezza, semmai un punto di forza, bisogna scoprirlo e utilizzarlo bene. Non arrendersi. Sapere che è possibile rialzarsi dopo qualsiasi inciampo o caduta, chiedendo sostegno, se necessario ad uno psicoanalista, per superare il momento di difficoltà.