In Europa i tassi continuano a scendere e da un lato è una notizia molto importante perché le rate di mutuo sono molto meno “pesanti”, dal lato degli investitori, invece, la dinamica dei tassi non è così favorevole.
di Luca Lippi
Ci si era abituati a tassi di interesse sulle obbligazioni intorno a 4 per cento, così come alcuni conti correnti e i conti deposito addirittura il 5 per cento. Tutto questo sta per finire!
Taglio tassi BCE
Uno dei motivi per cui la BCE taglia i tassi è perché l’inflazione è tornata a scendere sotto il 2 per cento, target di riferimento della BCE. Il rallentamento dell’inflazione riguarda più della metà dell’economia della zona euro.
In teoria, l’inflazione sotto il 2 per cento, per la BCE, è un risultato ottimo, in pratica, il risultato non è ottimo perché allo stato dell’arte siamo in una situazione in cui i tassi sono più alti dell’inflazione. Questa dinamica non è sostenibile, risparmiare sarebbe talmente tanto conveniente che penalizzerebbe la spesa. Per questo motivo, la BCE deve trovare il modo di fare scendere i tassi, perché una discesa così veloce dell’inflazione denota una scarsa crescita di domanda mettendo a rischio la stabilità economica. Che la BCE possa tornare ai tassi a zero è assai improbabile, tuttavia bisogna farsi trovare pronti perché i tassi scenderanno ulteriormente.
Quanto scenderanno i tassi
La risposta a questa domanda non c’è, tuttavia le banche, normalmente, offriranno tassi che ricalcano le aspettative future, quindi un’indicazione c’è. L’Euribor, che è il tasso medio al quale le banche si prestano denaro tra loro, è in previsione di scendere dall’attuale 3,5 per cento al 2 per cento entro dicembre 2025. Quindi il mercato già sconta sei tagli da 0,25 punti base nei prossimi cinque trimestri. Questo scenario di abbassamento dei tassi non è definitivo perché nei prossimi mesi potrebbero uscire anche nuovi tassi sull’inflazione o sulla crescita economica che potrebbero cambiare tutto sia al rialzo sia al ribasso.
Come impiegare laloiquidità
Ovviamente il discorso si rivolge a quelle famiglie che dispongono di un reddito medio, quindi molto lontane da logiche di investimento più o meno rischiose. Piuttosto cercano di accantonare una liquidità per le emergenze che possono andare da una riparazione inattesa o il ricorso a cure mediche dentistiche, o semplicemente un accantonamento per fare fronte alle uscite annuali assicurative, rate di mutuo…robe ordinarie insomma.
Aspettarsi un’informazione certa su come investire quando – e se – i tassi scendono è inutile, oltretutto diffidare sempre da chi ostenta sicurezza sull’argomento. Proviamo a individuare informazioni utili che sono sempre la soluzione più saggia. Dobbiamo, prima di tutto, distinguere tre tipi di liquidità in base all’obiettivo: la liquidità per un fondo di emergenza; liquidità per progetti a breve/medio termine; liquidità all’interno di un portafoglio di investimento.
La liquidità per un fondo di emergenza
Questa liquidità deve essere utile in tutte quelle situazioni in cui accade l’imprevisto. Questi soldi devono essere disponibili, sicuri e di pronto utilizzo. Ovviamente la quota destinata al fondo di emergenza non può essere impiegata in ottica speculativa. Certo se si guadagna qualcosa ben venga, ma non è certo l’obiettivo primario del fondo. A tale proposito l’accantonamento non può prevedere vincoli, e non può essere soggetto a fluttuazioni di mercato. Gli strumenti indicati sono i “fondi monetari”, non sono altro che ETF che crescono molto lentamente e proteggono dall’abbassamento dei tassi perché il loro rendimento non è altro che il tasso di riferimento diviso 365.
In alternativa ci sono i “conti deposito svincolati”. Strumento molto popolare per il quale non necessita alcuna noiosa specificazione.
Liquidità per progetti a breve/medio termine
Questo fondo ha l’obiettivo di accantonare del denaro per il quale è già noto l’impiego. Quest’ultimo deve essere entro e non oltre i cinque anni. Per questo tipo di fondo ci sono i “Conti Deposito Vincolati” ma potrebbero non essere la soluzione migliore. Il vincolo, caratteristica del Conto Deposito di cui sopra, garantisce il tasso concordato all’atto della stipula, anche se la BCE dovesse riportare i tassi a zero, l’interesse concordato con la banca all’atto della stipula non cambia, rimane costante fino alla scadenza del vincolo.
Ancora più conveniente, sempre salvaguardando la “sicurezza” ci sono i cari, vecchi “titoli di stato” che potrebbero anche andare meglio dei conti deposito. Facciamo un esempio: una somma da impiegare tra tre anni, con un CD vincolato potrebbe rendermi circa il 3 per cento, in tre anni, vincolando 5000 euro, si guadagnerebbe 415 euro circa, ma andando sul mercato e comprando un BTP con durata residua tre anni, allo stato dell’arte si guadagnerebbe meno, ma se volessimo fare una scommessa a rischio zero, ipotizzando un abbassamento dei tassi, il prezzo del BTP sale perché deve adeguarsi ai nuovi prezzi di mercato.
Ovviamente non deve essere portato a scadenza, ma si lavora sulla duration modificata. Questo discorso non è in assoluto valido ma probabile se i tagli della BCE saranno dati per scontati. Bisogna sempre considerare che i tassi dei CD vincolati sono concessi e calcolati dalla banca sulla base di questo discorso. In soldoni, se la banca promette il tre per cento in tre anni, significa che la banca utilizzerà quell’importo per guadagnarci al netto dell’interesse riconosciuto a chi glieli ha prestati. In questo caso entra in gioco la componente “propensione al rischio”, molto limitata invero perché non si parla di importi significativi, tuttavia il valore del denaro è commisurato alla capacità, di chi ne dispone, di produrlo, quindi il rispetto che merita è il medesimo anche fosse un solo euro.
Liquidità all’interno di un portafoglio di investimento
Una porzione di portafoglio titoli che in un preciso momento si decide di non volere investire. Per questo tipo di liquidità ci sono i “fondi monetari” perché immediatamente svincolabili oppure opzione più rischiosa, un ETF obbligazionario sempre nell’ottica che i tassi scendano. Questa liquidità, in linea generale, non deve essere tanto remunerativa, ma decisamente protetta dall’erosione inflattiva. Per un investitore che è liquido per una certa percentuale del portafoglio destinato agli investimenti, la liquidità deve essere sempre immediatamente pronta all’utilizzo, fare le pulci per guadagnare uno zero virgola da una parte o dall’altra non ha alcun senso – sempre nel rispetto generale che ogni euro ha un grande valore -.