Intervento al cuore Innovativo all’Anthea Hospital di Bari: Valvola mitralica sostituita con procedura ibrida e minima invasività
Per la prima volta in Italia, all’Anthea Hospital di Bari è stata eseguita una procedura ibrida unica per la sostituzione della valvola mitralica su una paziente ultraottantenne in condizioni estremamente delicate. L’intervento è stato condotto da un team multidisciplinare composto dalle équipe di cardiochirurgia ed emodinamica dell’ospedale. Attraverso un approccio innovativo che ha ridotto al minimo l’invasività e permesso un rapido recupero.
La paziente, già sottoposta in passato a diversi interventi di cardiochirurgia, presentava una grave calcificazione della valvola mitralica, tale da rendere troppo rischioso un intervento standard. L’heart team, guidato dal prof. Giuseppe Nasso (Cardiochirurgia) e dal dott. Gaetano Contegiacomo (Emodinamica e Cardiologia interventistica), con il supporto del prof. Giuseppe Speziale, ha studiato una strategia combinata mai tentata prima in Italia: l’impianto percutaneo di una bio-protesi MyVal, gestito con una procedura ibrida trans-femorale e trans-apicale.
La procedura ibrida: una “Teleferica” per la Bio-protesi
L’approccio classico per il posizionamento di una valvola mitralica si effettua o per via trans-femorale, meno invasiva ma non sempre stabile, o per via trans-apicale, che implica un’incisione toracica. In questo caso, i medici hanno utilizzato entrambi i metodi, creando una “teleferica” tra la vena femorale e il ventricolo sinistro. Su questa guida la valvola MyVal ha potuto viaggiare e raggiungere con precisione l’anello mitralico. Evitando il rischio di disallineamento e consentendo una corretta funzionalità della valvola.
Valvola MyVal: precisione e mini-invasività
La valvola MyVal, espandibile tramite palloncino, è stata scelta per le sue dimensioni ridotte e per la maneggevolezza, ideale per interventi minimamente invasivi. L’approccio, eseguito senza macchina cuore-polmoni e con anestesia blanda, ha permesso di minimizzare i rischi e il trauma chirurgico, garantendo un recupero rapido. La paziente è stata dimessa in soli 5 giorni.
Un nuovo standard per la chirurgia cardiovascolare
Il successo di questo intervento testimonia come la medicina e la tecnologia offrano oggi soluzioni innovative e personalizzate per migliorare la qualità della vita post-operatoria. “Strumenti come MyVal sono rivoluzionari, ma a fare la differenza sono le capacità del team che li utilizza,” spiega il prof. Speziale. “Trovare soluzioni innovative in situazioni ad alto rischio è il nostro obiettivo.”
“L’intervento, eseguito senza il supporto della macchina cuore-polmoni e con blanda anestesia, richiede il massimo della competenza chirurgica ed emodinamica, sia in fase di studio della strategia chirurgica sia in sala operatoria – spiega il dott. Gaetano Contegiacomo –, perché si tratta di procedure estremamente complesse che richiedono la perfetta sintonia di diversi specialisti. Nel caso specifico il cardiochirurgo e il cardiologo interventista, e che vanno condotte con il minor livello di invasività possibile, ma che nel contempo consentono minor rischio di provocare disturbi del ritmo cardiaco. tempi di recupero molto brevi e la possibilità di estendere il trattamento a pazienti sinora considerati inoperabili”.