I balneari inviano una lettera al Governo: necessario porre fine al caos delle spiagge italiane
La categoria ha richiesto alla Presidente del Consiglio Meloni una convocazione urgente per risolvere l’attuale situazione di grande incertezza e tutelare oltre 30 mila famiglie italiane. La Base Balneare, insieme a Donnedamare e Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria, ha inviato una lettera alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, richiedendo una riunione urgente per affrontare la grave incertezza che sta colpendo il settore del turismo balneare.
Questa richiesta arriva subito dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha dichiarato legittimi gli espropri balneari alla fine delle concessioni, mettendo a rischio un comparto che conta oltre 30.000 imprese.
Appello dei balneari al Governo
“I balneari vivono ormai in un caos totale, senza una normativa chiara, con continui interventi del potere giudiziario che favoriscono categorie ostili a noi, permettendo occupazioni forzate delle aree dove operiamo. Facciamo appello al governo affinché mantenga le promesse fatte e protegga il valore delle nostre imprese, che contribuiscono significativamente alla crescita economica e alla reputazione internazionale dell’Italia,” hanno dichiarato i Presidenti delle associazioni La Base Balneare, Donnedamare e Assobalneari Italia.
L’Impatto Economico del Settore Balneare
Grazie agli importanti investimenti realizzati negli anni, la categoria dei balneari, che dà lavoro a oltre 300.000 persone, ha trasformato le spiagge italiane in una delle mete turistiche più ambite a livello mondiale. Questo settore è diventato un’eccellenza internazionale, rappresentando uno dei principali motori del PIL e del turismo di qualità in Italia.
Uno studio condotto dal Professor Daniele Marini dell’Università di Padova rivela che per ogni euro speso in uno stabilimento balneare si genera un valore di 2,46 euro per l’economia italiana. Questo dato testimonia il contributo significativo del settore alla prosperità nazionale.
Necessità di una Posizione Ferma
È cruciale che il governo italiano prenda una posizione decisa nei confronti della Commissione Europea, soprattutto dopo l’ultima sentenza della Corte di Giustizia dell’UE. Senza un intervento, questa decisione potrebbe compromettere la qualità e la sostenibilità del settore balneare, con conseguenze negative sull’economia nazionale.
Annachiara Albanese