LA BIOPSIA DEI TESSUTI INFIAMMATI CONSENTE CURE PIÙ EFFICACI E PERSONALIZZATE
Artrite reumatoide: per la scelta terapeutica Le ultime frontiere della ricerca si stanno concentrando su quella parte di pazienti che non ottengono la remissione della malattia nonostante i trattamenti sia di prima linea sia con i farmaci biotecnologici più avanzati
di Katrin Bove
Il nuovo approccio si propone di predire la remissione indotta da vari trattamenti e come mantenerla nel tempo, offrendo soluzioni più efficaci e personalizzate, soprattutto per quei pazienti che non riescono a ottenere la remissione della malattia con le terapie attualmente disponibili.
Un Focus sulla Biopsia Sinoviale
La ricerca scientifica si sta focalizzando sull’analisi del tessuto sinoviale infiammato, per individuare i profili di infiammazione associati alle risposte ai trattamenti farmacologici. Questi studi hanno dimostrato che la valutazione istologica del tessuto sinoviale può quantificare in modo oggettivo l’infiammazione e fornire informazioni dettagliate sulla localizzazione spaziale delle cellule attraverso tecniche avanzate di laboratorio.
Il Dott. Stefano Alivernini, ricercatore in Reumatologia presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma e membro del Comitato Scientifico di FIRA, spiega: “Nonostante i numerosi farmaci disponibili, inclusi quelli biotecnologici, non tutti i pazienti riescono a raggiungere uno stato di remissione clinica sostenuta. Le terapie attuali, pur riducendo disabilità e mortalità, mostrano tassi di remissione insoddisfacenti: i farmaci convenzionali garantiscono remissione nel 40-50% dei pazienti, mentre i biologici nel 40% dei restanti. Inoltre, solo il 10-20% dei pazienti riesce ad ottenere una remissione prolungata senza farmaci per più di 2 anni“.
Nuovi Studi e Prospettive
Studi recenti, tra cui analisi di coorti di pazienti in Italia e Inghilterra, hanno evidenziato che il grado di sinovite al momento della prima valutazione medica è correlato alla risposta al methotrexate, una delle terapie di prima linea per l’Artrite Reumatoide. Altri due studi controllati randomizzati hanno dimostrato l’efficacia della biopsia sinoviale come strumento prognostico per guidare la scelta terapeutica.
Un nuovo studio multicentrico che coinvolge diverse Università italiane, tra cui il Policlinico Gemelli di Roma, Spagna e Regno Unito, è attualmente in corso e sta valutando il potere predittivo dell’analisi multimodale del tessuto sinoviale in pazienti in remissione clinica. “L’obiettivo di questa ricerca è guidare la scelta terapeutica per eliminare il rischio di ricorrenza della malattia quando il trattamento farmacologico viene ridotto o interrotto. Lo sviluppo di procedure mininvasive per la raccolta del tessuto sinoviale ha rivoluzionato la ricerca sull’Artrite Reumatoide, permettendo l’identificazione di nuovi meccanismi patogenetici e aprendo nuove prospettive di cura” conclude Alivernini.
Verso la Medicina di Precisione
Il prof. Carlomaurizio Montecucco, Presidente di FIRA e ordinario di Reumatologia dell’Università di Pavia al Policlinico San Matteo, sottolinea: “Se negli ultimi anni molti passi avanti sono stati fatti nella gestione delle malattie reumatologiche, ottenendo risultati impensabili solo vent’anni fa, è anche vero che continuiamo a spostare sempre più in là i nostri obiettivi, cercando di ridurre quel margine di casi non ancora pienamente di successo. Lo studio del profilo molecolare oggi reso possibile dalle tecniche più avanzate costituisce un importante strumento per giungere a cure sempre più personalizzate, e quindi più efficaci, che siamo fiduciosi potranno presto essere traslate dall’ambito della ricerca alla cura dei pazienti”.