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INDICI EQUALLY WEIGHTED E PASSA LA PAURA

Mercati in tensione positiva prolungata e qualche “disordine politico” inducono il risparmiatore – anche il più informato nella media – a vivere il momento attuale con un po’ di apprensione. Per alleggerire il comprensibilissimo stato di ansia, è bene familiarizzare con un poco conosciuto strumento d’investimento che lavora sugli indici equally weighted

di Luca Lippi

Indici equally weighted

Sono degli indici finanziari – su cui ci sono ETF che li replicano – che consentono di investire superando i rischi comuni degli indici tradizionali basati sulla capitalizzazione. È giusto ricordare che il rischio in Finanza non ha un’accezione negativa, ma intende la variabilità dei risultati ottenibili. Quando le quotazioni aumentano, finché non si chiude l’operazione di compravendita, aumentano sia le probabilità di profitto sia di perdita.

Gli indici a capitalizzazione sono indici finanziari che danno peso ai vari titoli al loro interno – o alle varie aree geografiche – in base alla capitalizzazione che un titolo o un mercato ha sul totale. In estrema sintesi: tanto più un titolo pesa all’interno del paniere o un’area geografica pesa all’interno del mondo, tanto più è rappresentato/a. Questo è un vantaggio perché nel breve periodo consente di sfruttare il cosiddetto “momentum” – in analisi tecnica è la tendenza (positiva o negativa) basata sugli oscillatori – destinato a persistere nel breve-medio termine; ancora più sinteticamente è l’inerzia dei mercati.

Il problema dell’ultimo periodo

Molte persone cominciano a pensare che i mercati sono “alti”, sale il timore che assecondando questo movimento rialzista aumenti il rischio di rimanere incastrati in una risacca difficilmente governabile, quindi si innesca la necessità di riflettere su come uscire senza dover rischiare di perdere i benefici maturati fino ad ora. La cosa più immediata sarebbe quella di slegarsi dagli indici basati sulla capitalizzazione – di fatto slegandosi da investimenti che allo stato dell’arte sono legati per il 70 per cento ai mercati statunitensi – e riposizionarsi su ETF che replicano indici equally weighted. Per equally weighted si intende che in un paniere composto di dieci, ogni elemento pesi per il dieci per cento, indipendentemente dal suo valore di Borsa e dalla sua capitalizzazione. Stesso concetto per quanto riguarda le aree geografiche.

Vantaggi

Il vantaggio di questo strumento è quello di avere una diversificazione maggiore. La diversificazione diluisce il rischio, quindi uno strumento che garantisce una diversificazione così ampia, riduce enormemente i rischi – che comunque ci sono come in ogni investimento finanziario -. È piuttosto ovvio che in questo periodo, per chi è in grado di tenere sott’occhio la strategia del “momentum” assecondando le onde lunghe dei rialzi, spostarsi su un equally weighted significherebbe accettare una penalizzazione – intesa come minore guadagno -. Tuttavia, l’investitore amatoriale che decide di non volere più sopportare l’ansia di chi non è assistito da un professionista, rifugiandosi in un equally weighted può riconquistare tutta la serenità necessaria per restare concentrato sulla sua attività professionale primaria. Il prezzo da pagare è che nel breve si perderà sicuramente qualcosa in termini di rendimenti, ma nel lungo termine può beneficiare del fenomeno della regressione verso la media – la tendenza dei risultati superiori alla media a essere seguiti da risultati sotto la media -.