La fine del MERCATO TUTELATO è del 10 gennaio 2024. Da luglio 2024 si interromperà la maggior tutela anche per le forniture di corrente elettrica a uso residenziale. Tutela, nel caso dell’energia, è un termine da interpretare, perché le quote fisse erano calmierate, sul prezzo dell’energia a consumo sostanzialmente non è mai esistita nessuna tutela
Di Luca Lippi
Per tutte le persone “vulnerabili” il contratto in essere resta con lo stesso fornitore e con le medesime condizioni economiche. Per “vulnerabili” si intendono:
- le persone di età superiore ai 75 anni;
- i percettori di bonus sociale (per esempio, energia);
- i disabili ai sensi della legge 104/92;
- chi ha un’utenza situata nelle isole minori non interconnesse;
- chi si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
- solo per la luce, chi ha in casa apparecchiature medico-terapeutiche salvavita (Fonte altroconsumo.it).
La resa all’ultraliberismo
L’obbligo di dover passare da un mercato di maggior tutela al mercato libero, è una delle tante espressioni di resa dello Stato. Se è vero, come è vero, che tutti i cittadini sono tenuti a pagare delle tasse per garantirsi servizi efficienti, non si comprende il perché, pur continuando a pagare balzelli imposti da Governo, Regioni e Comuni, la stragrande maggioranza dei servizi scivola nel controllo dei privati.
L’obbligo a dover rinunciare ai mercati tutelati è come l’abbandono, da parte di una famiglia, dei propri figli. Per giustificare tutta l’operazione, i Governi utilizzano la sottile arte dei messaggi “pubblicitari” a mezzo stampa e media in genere, sublimando i benefici della libera concorrenza a vantaggio dell’utenza. Bisogna essere veramente “poco attenti” – eufemismo – per non accorgersi che nello stesso messaggio c’è la contraddizione. Perché si sottolinea la conferma delle tariffe da “mercato tutelato” per gli utenti over e tutte le categorie che rientrano in situazioni di disagio? C’è differenza tra il mercato libero e il mercato tutelato, i prezzi del secondo riparano dall’inevitabile speculazione del privato. È vero che platee enormi di “tartassati”, attraverso forme simili alla pesca a strascico, sono sradicate dalla zona di sicurezza dove “si tocca”, al mare aperto dove “o sai nuotare o affoghi”.
Cosa succede se non si passa da mercato tutelato a libero
Per quanto riguarda l’energia elettrica, si può attendere aspettando di vedere cosa succede, prima di scegliere un fornitore privato. Sostanzialmente, non scegliendo, la fornitura passerà automaticamente – nessuno staccherà la corrente – al cosiddetto “servizio a tutele graduali”. Quest’ultimo avrà una durata massima di 36 mesi e prevede l’applicazione di una tariffa concordata mediante un’asta con una quota fissa che verrà aggiornata da ARERA ogni 12 mesi.
Servizio a tutele graduali
Il 10 gennaio del 2024 si è tenuta un’asta tra i più importanti fornitori di energia elettrica in Italia. I partecipanti hanno cercato di aggiudicarsi tutti i contratti di fornitura degli utenti che non sono ancora passati al mercato libero rimanendo nel servizio elettrico nazionale. L’asta è stata divisa in 26 aree geografiche, per tutelare il regime di concorrenza ciascun fornitore poteva aggiudicarsi la quota massima di 7 aree geografiche. Il prezzo di fornitura sarà però unico in tutta Italia e sarà calcolato come la media di tutti i prezzi di aggiudicazione di ogni area. Allo stato dell’arte, gli aggiudicatari dei due lotti più grossi sono stati ENEL ed Hera. A seguire ci sono: EDISON; ILLUMIA; IREN; A2A e E-ON.
Cosa fare con la fine del mercato tutelato
Quando l’utente decide di porre fine allo stato di “precarietà” e scegliere un fornitore prima della scadenza dei 36 mesi di vacanza, è bene che aspetti l’esito definitivo dell’asta di cui sopra. L’esito definitivo, al netto di eventuali – inevitabili -ricorsi non è prevedibile, l’attesa, comunque, è condizione necessaria e sufficiente per potere confrontare le condizioni economiche (definitive) proposte dai vincitori dell’asta. È banale affermare che le società perdenti adegueranno la loro offerta al ribasso per cercare di strappare al vincitore dell’asta il maggior numero di utenti possibile. Quindi bisogna informarsi su come individuare il fornitore di energia più conveniente.
Come individuare il miglior fornitore
Prima di tutto bisogna prendere coscienza dei consumi annuali dei periodi passati. I numeri che servono si trovano nella seconda pagina della fattura tra quelle già ricevute dove si troverà il quadro dei consumi annui. Dopo questa verifica si può andare sul sito PORTALEOFFERTE.IT dove è facilmente individuabile la procedura per conoscere la migliore offerta di ARERA. Al termine di tutta la procedura, apparirà una pagina dove sono elencate le migliori offerte secondo i dati immessi, ordinate per spesa annua stimata. Prima di scegliere, è bene visualizzare il dettaglio di ogni singola offerta e controllare i costi specifici – questi sono determinanti prima di operare una scelta- solo a questo punto, confrontando l’offerta in essere del servizio a tutele graduali, si può scegliere se passare al fornitore o restare alle tutele graduali in attesa di una migliore offerta.
Offerta placet
Tra le offerte che si potranno individuare, potrebbe capitare di imbattersi in un’OFFERTA PLACET. Placet sta per Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela. Queste sono offerte che ogni fornitore di energia è tenuto obbligatoriamente a offrire alla propria clientela. Le condizioni economiche di prezzo sono decise liberamente dal fornitore e rinnovate ogni dodici mesi. La struttura del prezzo e le condizioni contrattuali sono decise da ARERA in modo inderogabile. Queste offerte non sono e non saranno sempre le più convenienti, tuttavia sono quelle più sicure in caso di contenziosi.
I gruppi di acquisto
Alcune associazioni hanno deciso di raggruppare un numero elevato di utenti, il fine è quello di “trattare” con alcuni fornitori, questi ultimi avranno tutto l’interesse a proporre offerte al ribasso per potersi aggiudicare il pacchetto clienti. Nel portale di ARERA alla sezione “per il consumatore” ci sono tutti i gruppi di acquisto autorizzati. I gruppi di acquisto non in elenco sono potenzialmente vettore di truffe.