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I BENEFICI DELLO SPORT NELLE PATOLOGIE CRONICHE

Laboratorio di Scienze Esercizio Fisico e dello Sport RID

Bambino Gesù e Università del Foro Italico insieme per il progetto di ricerca sui benefici dello sport nelle patologie croniche. In sintonia con la Giornata nazionale dello Sport

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, ha avviato un progetto di ricerca per studiare i benefici dell’attività sportiva nei bambini e ragazzi affetti da malattie croniche. Questa iniziativa, sostenuta dall’associazione “La Stella di Lorenzo“, si inserisce in un accordo di collaborazione tra i due enti, volto a promuovere il binomio salute e sport, in sintonia con la Giornata nazionale dello Sport, celebrata in tutta Italia il 2 giugno.

Le Malattie Croniche “Non Trasmissibili”

Il progetto si concentra sulle malattie croniche non trasmissibili, che includono patologie cardiovascolari (cardiopatie congenite, cardiomiopatie, canalopatie), malattie dismetabolico-endocrinologiche (diabete, dislipidemie), malattie oncologiche (tumori solidi e del sangue), malattie renali e respiratorie croniche. Queste patologie hanno superato le malattie infettive come principale causa di morte nella popolazione generale e sono legate a fattori di rischio comportamentali, biologici e ambientali.

Il progetto di ricerca sui benefici dello sport nelle malattie croniche

La sedentarietà è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo e l’aggravamento delle malattie croniche, specialmente in età pediatrica. Il progetto di ricerca “I benefici dello sport nelle patologie croniche” ha l’obiettivo di valutare gli effetti dei programmi di Attività Motoria Preventiva e Adattata (AMPA) su bambini e ragazzi affetti da queste patologie. Finanziato dalla ONLUS “La Stella di Lorenzo“, il progetto coinvolgerà circa 60 pazienti di età compresa tra 8 e 18 anni, che parteciperanno a sessioni di allenamento bi-settimanali per almeno 4 mesi.

I partecipanti saranno sottoposti a valutazioni dei parametri cardiorespiratori e funzionali prima e dopo il protocollo di allenamento. Queste valutazioni includono la capacità aerobica, la forza degli arti superiori e inferiori, la flessibilità delle catene cinetiche posteriori e la capacità di equilibrio. L’obiettivo è verificare l’impatto dell’attività fisica adattata sull’efficienza fisica generale.

Fabrizio Drago, responsabile di Cardiologia e Aritmologia del Bambino Gesù e direttore del progetto di ricerca, spiega: «Inseriremo i pazienti in programmi quadrimestrali di attività fisica adattata e, in base ai risultati, speriamo di poter prescrivere tale attività come fosse un farmaco nel trattamento a lungo termine dei pazienti con malattie croniche. Una corretta attività fisica, adattata al tipo di paziente e alla sua patologia cronica, non solo aiuterà a prevenire o ritardare molte di queste patologie, ma costituirà una vera e propria forma di terapia quando tali patologie si siano manifestate.»

Drago, Fabbri e Parisi

Salute e Sport: L’Accordo con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”

Il progetto rientra in un più ampio accordo tra l’Ospedale della Santa Sede e l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, l‘unico ateneo italiano dedicato interamente alle scienze del movimento e dello sport. Questo accordo, in linea con i valori promossi dalla Giornata nazionale dello Sport, si concentra sulla promozione della salute attraverso l’attività fisica, con particolare attenzione ai bambini e ragazzi affetti da patologie croniche.

Tiziano Onesti, presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, commenta: «Siamo molto felici di questo accordo, che ci permette di unire prevenzione e cura, formazione e ricerca scientifica. La collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” sottolinea l’importanza del legame tra sport e salute, sia per prevenire che per migliorare la qualità della vita di tutti, in particolare dei bambini e ragazzi con malattie croniche.»

Attilio Parisi, rettore dell’Università di Roma “Foro Italico”, aggiunge: «L’attività fisica adattata svolge un ruolo fondamentale a tutti i livelli di prevenzione. Rivolgere programmi motori alla popolazione pediatrica affetta da patologie consentirà, oltre a migliorarne la qualità di vita, di contrastare molte delle comorbidità legate allo stile di vita sedentario che spesso caratterizza questi giovani pazienti. La collaborazione con il Bambino Gesù rappresenta per l’Università un’importante opportunità di ricerca e terza missione, attraverso la quale l’Ateneo mette a disposizione del territorio le proprie competenze.»

Annachiara Albanese