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SMART MEAT 2030: TRANSIZIONE DIGITALE NELLE FILIERE DELLA CARNE ITALIANE

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SMART MEAT 2030: un manifesto per la sostenibilità digitale nel Settore delle filiere della carne Italiane

Siglato al Senato il Manifesto SMART MEAT 2030Sustainable Management and Advanced Responsible Technologies for Meat Ecosystems and Agri-food Tracking. Questo documento rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione sostenibile del settore zootecnico italiano. La firma del Manifesto è avvenuta durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto “La transizione digitale delle filiere italiane della carne”, un evento promosso dal Senatore Antonio De Poli in collaborazione con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale.

Gli Obiettivi del Manifesto SMART MEAT 2030

Il Manifesto SMART MEAT 2030 è un impegno concreto per sostenere le aziende zootecniche italiane nella loro transizione digitale verso gli obiettivi europei di sostenibilità fissati per il 2030. I 10 punti chiave che delineano il percorso sono:

Valorizzazione della tecnologia digitale: Integrare tecnologie avanzate nei processi produttivi per migliorare l’efficienza e la sostenibilità. Sostenibilità digitale: Promuovere l’adozione di pratiche sostenibili attraverso l’uso di tecnologie digitali. Infrastrutture e competenze: Investire in infrastrutture digitali e nella formazione degli operatori del settore. Ecosistemi data-driven: Costruire sistemi basati sui dati per ottimizzare le decisioni aziendali. Monitoraggio delle emissioni: Utilizzare tecnologie per monitorare e ridurre le emissioni di gas serra. Benessere animale: Implementare tecnologie per migliorare il benessere degli animali. Sicurezza informatica: Garantire la protezione dei dati attraverso adeguate misure di sicurezza. Ruolo strategico delle istituzioni: Coinvolgere le istituzioni nel supporto alla transizione digitale. Collaborazione tra aziende: Favorire la collaborazione tra diverse realtà del settore per condividere best practice e innovazioni. Sensibilizzazione e comunicazione: Promuovere la consapevolezza sui benefici della digitalizzazione sostenibile.

Il Rapporto sulla Transizione Digitale nelle filiere della carne

Il rapporto, realizzato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale con il contributo del centro studi di Carni Sostenibili, offre un’analisi approfondita su come le tecnologie digitali possono migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle filiere della carne. Lo studio esamina:

  • Allocazione delle risorse: Ottimizzare l’uso del capitale fisico, naturale e umano.
  • Equità e sostenibilità: Migliorare l’equità e ridurre l’impatto ambientale.
  • Digitalizzazione e trasformazione digitale: Valutare l’impatto delle nuove tecnologie sui processi produttivi.

Lo Stato attuale della Digitalizzazione nel settore Zootecnico

Secondo gli ultimi dati Istat e il 7º Censimento Generale dell’Agricoltura, solo il 15% delle aziende zootecniche italiane è digitalizzato. Tuttavia, questa percentuale sale al 71,6% per le aziende con oltre cento capi adulti. Il rapporto della Fondazione evidenzia che, nonostante gli investimenti in Industria 4.0 e PNRR, molte aziende stanno ancora cogliendo solo i benefici marginali della digitalizzazione. Le principali barriere includono la mancanza di infrastrutture adeguate e una cultura digitale poco diffusa.

Prospettive Future e Sostenibilità Digitale

Il rapporto mette in luce come le tecnologie digitali possano ottimizzare l’uso delle risorse, migliorare il benessere animale e ridurre l’impatto ambientale. Tecnologie come IoT e analisi predittiva permettono di monitorare in tempo reale le condizioni degli animali, migliorando la loro salute e riducendo l’uso di farmaci. Il professor Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, sottolinea: “È di fondamentale importanza che si comprenda il ruolo profondamente trasformativo della digitalizzazione in una filiera complessa come quella della carne.

Ragionare in termini di sostenibilità vuol dire ragionare in termini sistemici: ciò comporta da una parte la possibilità di ottimizzare il rapporto di efficienza/efficacia degli allevamenti, dall’altra però il fatto che all’aumento dell’efficienza aumenta anche la complessità per gli attori della filiera. Per gestire questo aumento di complessità servono strumenti digitali. E cultura diffusa per utilizzarli. Ma utilizzandoli ci si rende conto che rappresentano non solo una grande opportunità per la sostenibilità economica e sociale degli allevamenti, ma anche uno strumento imprescindibile per migliorarne la sostenibilità ambientale”. 

Il Senatore De Poli e il professor Giuseppe Pulina evidenziano la necessità di investire in formazione e infrastrutture digitali.