Endograft: Roma si trasforma nella culla delle innovazioni tecnologiche in chirurgia vascolare
Si terrà a Roma da giovedì 23 a sabato 25 maggio “Endograft”, convegno internazionale sulle nuove tecniche di chirurgia endovascolare. Giunto alla terza edizione, l’evento verrà ospitato nel prestigioso complesso monumentale delle Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, il più antico ospedale d’Europa.
L’importanza della collaborazione tra reti ospedaliere
Course director il professor Nicola Mangialardi, direttore emerito della UOC di Chirurgia vascolare dell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma. Affiancato da tutti i direttori di chirurgia vascolare di tutte le principali aziende ospedaliere del Lazio, in veste di co-directors. “Una grande testimonianza dell’importanza della collaborazione delle reti ospedaliere tra di loro. Rappresenta anche la centralità della regione Lazio nell’ambito dell’offerta di chirurgia vascolare internazionale”.
Al centro di “Endograft” le nuove frontiere in termini di interventi, protesi e materiali nel campo della chirurgia vascolare, tra tecniche endovascolari innovative e device di ultima generazione per raggiungere nuovi livelli di mini-invasività e ridurre i rischi di complicazioni nel post-operatorio.
Il convegno rappresenterà un’occasione di incontro tra chirurghi di diversi Paesi da tutto il mondo per condividere esperienze e nuove tecniche.
Tra le novità una giornata intera dedicata alla flebologia
Un incontro tecnico per misurarsi a livello internazionale sull’innovazione tecnologica applicata alla chirurgia vascolare: “tra le tante novità”, spiega il professor Mangialardi, “i numerosi interventi presentati come “live in the box”. Quest’anno una giornata intera dedicata alla flebologia, agli aspetti di innovazione in chirurgia mininvasiva. E soprattutto a tutte le novità di medicina rigenerativa che rispondono alla domanda di salute di quei pazienti affetti da condizioni croniche molto spesso debilitanti e che comportano una spesa anche importante per il sistema sanitario nazionale essendo questi affetti da ferite/lesioni trofiche che guariscono lentamente e difficilmente”.
Redazione