ICS Maugeri presenta al Milan Longevity Summit un progetto per riportare indietro le lancette. Gli esperti sottolineano l’importanza di contrastare gli effetti negativi dell’invecchiamento e promuovere il benessere psicofisico attraverso la combinazione di prevenzione, riabilitazione motoria e cardiorespiratoria e stimoli cognitivi
Ormai da tempo si assiste a un progressivo invecchiamento della popolazione mondiale, un fenomeno evidenziato dalle stime dell’ Istituto Superiore di Sanità che prevedono un raddoppio della percentuale di anziani entro il 2050, passando dall’11% al 22% della popolazione totale.
In particolare, l’Italia ha visto un invecchiamento tra i più rapidi tra i Paesi sviluppati, con una proiezione che indica una quota di ultra 65enni pari al 35,9% della popolazione totale entro il 2050, con un’attesa di vita media di 82,5 anni, secondo quanto riportato dagli studi. Questo cambiamento demografico porta con sé un nuovo paradigma per lo stato di salute degli anziani, che non si limita più alla mera assenza di malattia ma si concentra sul mantenimento del benessere psicofisico, relazionale e dell’autonomia.
In questo contesto, l’importanza di rallentare il processo di invecchiamento attraverso comportamenti e stili di vita consapevoli diviene cruciale.
Il Milan Longevity Summit: Riflettere sul Futuro della Longevità
Il Milan Longevity Summit riunirà oltre 60 esperti da tutto il mondo a Milano, dal 14 al 27 marzo, per affrontare proprio questi temi. L’evento si propone di riscrivere il manifesto della longevità attraverso una nuova consapevolezza politica, sociale e amministrativa.
Secondo il Prof. Antonio Spanevello, Coordinatore dei Dipartimenti di Ricerca e Clinico Assistenziali degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, la fragilità è uno dei fenomeni clinici emergenti più rilevanti. “Oggi la fragilità rappresenta un fenomeno clinico di elevata prevalenza, con 6 soggetti adulti su 10 che mostrano almeno una parziale compromissione delle funzioni. In soggetti con patologie croniche questa prevalenza è ben più elevata, influenzandone tanto la gestione clinica quanto la prognosi. Tramite il ricorso a interventi multidimensionali strutturati (medico, nutrizionale, riabilitativo, psicologico), però, è possibile modularla e ridurne l’impatto sugli eventi clinici. Focus di interesse è in particolare la stretta connessione tra livello di fragilità e necessità riabilitative motorie e cardiorespiratorie nonché il nesso tra fattori di fragilità e risposta alle cure farmacologiche e riabilitative”.
Definita come una sindrome medica con molteplici cause e fattori contribuenti, la fragilità si caratterizza per la compromissione della funzione motoria e fisiologica, con conseguente aumento della vulnerabilità dell’individuo. Questo implica un maggior rischio di dipendenza e mortalità, soprattutto in presenza di patologie croniche.
Il Futuro della Prevenzione e della Cura: Il Master di II Livello dell’IRCCS Maugeri
Basandosi su queste premesse, l’IRCCS Maugeri e l’Università degli Studi di Pavia stanno sviluppando il primo Master di II livello “Prevenzione, cura e riabilitazione del paziente fragile”. Questo programma intende fornire agli studenti una solida base clinica e scientifica nel settore, consentendo loro di affrontare in modo efficace le sfide legate alla fragilità e all’invecchiamento della popolazione.
Intelligenza Artificiale al Servizio della Salute: Il Progetto ALERT-BRAIN
Parallelamente, gli Istituti Clinici Scientifici Maugeri sono coinvolti in un progetto ambizioso che mira a utilizzare l’Intelligenza Artificiale per guidare soggetti a rischio di demenza attraverso un percorso multimodale. Questo approccio prevede l’esercizio fisico, un regime nutrizionale adeguato, il training cognitivo, la musicoterapia e il monitoraggio del sonno, il tutto orchestrato da una piattaforma tecnologica avanzata.
Il dott. Christian Lunetta, Specialista in Neurologia e Direttore Dipartimento Medicina Riabilitativa NeuroMotoria di IRCCS Maugeri, sottolinea l’importanza di questo progetto nell’affrontare la crescente sfida della demenza. “Ogni anno si registrano 10 milioni di nuovi casi di declino cognitivo, spesso legati a fattori di rischio, tra cui quelli vascolari come l’aterosclerosi, che riduce il flusso di sangue al cervello e favorisce la neurodegenerazione. L’obiettivo del progetto di cui ICS Maugeri è promotrice è di migliorare la salute vascolare e cognitiva di 300 soggetti. Nel corso del progetto, chiamato ALERT-BRAIN, saranno valutati gli effetti dell’intervento su vari parametri clinici, cognitivi, biologici, del sonno che possono permetterci di monitorare la risposta dei soggetti arruolati sia nella prevenzione delle problematiche cognitive sia nel contrasto della sarcopenia”.