Una grande campagna di sensibilizzazione primaria promossa dalla Foce d’intesacon il ministero dello Sport e il Coni per uno stile di vita sano a beneficio della salute
di Katrin Bove
In Italia, solo l’8,2% degli adolescenti svolge almeno un’ora al giorno di attività fisica. Il 18,2% è in sovrappeso e il 4,4% obeso. Dati che evidenziano un peggioramento degli stili di vita degli under 18 nel post pandemia. Infatti, prima del 2018, il sovrappeso interessava il 16,6% e l’obesità il 3,2% dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni. L’allarme riguarda anche l’abuso di alcol che aumenta soprattutto tra le ragazze di 15 anni: dal 16% del 2018 si è arrivati al 21%. I dati preoccupanti investono anche la popolazione più adulta: quasi il 30% è completamente sedentario e il 24% fuma. E il sovrappeso interessa complessivamente circa 17 milioni di cittadini over 18 (12.900.000 in sovrappeso e 4.100.000 obesi). Di cui, il 27% ha tra i 18 e i 24anni, il 54% è over 50, il 59% ha tra i 65 e i 74 anni.
In ragione di questi dati, la Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi (FOCE), in collaborazione con il Ministero dello Sport e il CONI, ha lanciato la nuova edizione di “Allenatore Alleato di Salute”. Il progetto promuove stili di vita sani attraverso 5 opuscoli e una campagna sui social per sensibilizzare tutti i cittadini: dagli adolescenti agli over 65.
Il Valore dello sport nella Costituzione
“È stata approvata la modifica dell’articolo 33 della Costituzione” – ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani in occasione della presentazione della campagna – “che riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme. A noi spetta il compito di contribuire, nei rispettivi ruoli anche di carattere sportivo, alla trasformazione del valore riconosciuto in un diritto acquisito, allo sport per tutti e di tutti. Sarà fondamentale considerare l’attività motoria, sportiva, una ‘difesa immunitaria nella sua dimensione individuale, a beneficio della salute fisica, e sociale, riferita a quella delle comunità. Abbiamo bisogno di contribuire al miglioramento degli stili di vita, contrastando la sedentarietà, con i suoi danni e i suoi costi, e lo sport può e deve svolgere un ruolo sempre più incisivo, sempre più utile, educativo ed efficace nell’ottica della prevenzione, prima ancora che in chiave di cura, che dobbiamo promuovere in modo convincente, sistematico e diffuso”.
“Lo sport è patrimonio di tutti, unisce e supera ogni barriera – ha sostenuto il senatore Antonio Iannone, primo firmatario della Riforma Costituzionale sullo Sport – il riconoscimento dell’attività sportiva all’articolo 33 della Costituzione è molto importante. Milioni di praticanti dello sport, da quello di base fino ai campioni, aspettavano questo riconoscimento. Per lo sport si tratta di un nuovo inizio, atteso da 75 anni”.
“La recentissima riforma costituzionale sull’ attività sportiva come elemento essenziale del benessere psicofisico, rende indispensabili le campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione primaria”, spiega Francesco Cognetti, presidente FOCE, primario della Divisione di Oncologia Medica I dell’Istituto Regina Elena per lo studio e la cura dei tumori, docente presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare dell’Università La Sapienza di Roma. “Nei mesi scorsi”, aggiunge il prof. Cognetti, “ abbiamo firmato protocolli d’intesa con il Ministro dello Sport e il Coni, finalizzati a promuovere progetti d’informazione sugli stili di vita sani”.
Come avete organizzato questa campagna?
Abbiamo realizzato cinque opuscoli informativi da distribuire nelle scuole, sul fumo, sulla dieta, sull’alcol, sull’attivitò fisica e sulla salute mentale. La pandemia, infatti, ha avuto ripercussioni negative anche sul benessere psichico dei giovani. Circa il 30% degli adolescenti soffre di disagio psicologico, che si manifesta sotto forma di depressione ed ansia. L’attività sportiva contribuisce a ridurre i disturbi dell’umore e a migliorare l’autostima. I comportamenti scorretti iniziano nella maggioranza dei casi da giovanissimi e l’allenatore sportivo può svolgere un ruolo importantissimo nell’influenzare i comportamenti dei ragazzi. La campagna avrà una forte ricaduta sui social media, con un grande spazio di sensibilizzazione anche sulla web tv ‘Allenatore Alleato di Salute’. Il progetto è realizzato con il contributo non condizionato di Poste Italiane, MSD e Pfizer.
I dati sulle patologie indicano che esiste una grande emergenza: il tumore. Cosa ne pensa?
Il tumore è la più curabile e prevenibile delle patologie croniche: il 40% dei tumori, pari ad oltre 156.000 casi ogni anno in Italia, è evitabile grazie a stili di vita sani. Il fumo è il fattore di rischio con maggiore impatto, a cui sono riconducibili almeno 43.000 decessi annui per cancro nel nostro Paese. E i tabagisti hanno da due a quattro volte più probabilità di sviluppare una malattia cariovascolare rispetto ai non fumatori. Tra tutti i decessi causati dalle malattie cariovascolari, circa uno su cinque è connesso al fumo. Inoltre, si stima che l’eccesso ponderale, nel nostro Paese, sia responsabile di oltre 64.000 decessi (il 10% di tutte le morti) e di oltre 571.000 anni vissuti con disabilità.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto ha partecipato il presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha affermato: “È dimostrato da numerosi studi scientifici che, grazia all’attività fisica, è possibile evitare gravi malattie. Lo sport esercita effetti preventivi e terapeutici e può essere paragonato a un farmaco che, opportunamente somministrato, previene patologie contro i tumori e le malattie cardiovascolari e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia ai cittadini sia al sistema sanitario. Per contrastare gli stili di vita scorretti serve una vera e propria rivoluzione culturale, che deve interessare non solo gli adolescenti, ma anche gli adulti e gli anziani”.
“La prevenzione”, ha sottolineato Rocco Bellantone, Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità, “passa anche dalla creazione di una nuova cultura della salute ed è importante iniziare dai giovani. La sostenibilità del sistema sanitario passa in maniera significativa attraverso la prevenzione primaria e le campagne di sensibilizzazione che vanno in questa direzione sono un investimento indispensabile. L’alleanza tra il mondo della medicina e quello dello sport, perciò, non può che rappresentare un binomio vincente per promuovere stili di vita salutari.“
“L’eccessiva sedentarietà appesantisce il cuore – ha spiegato Pasquale Perrone Filardi, Presidente SIC (Società Italiana di Cardiologia) – ed è dimostrato che trascorrere troppo tempo seduti da piccoli può raddoppiare il rischio di infarto o ictus da adulti. Un’altra cattiva abitudine da contrastare è il fumo di sigaretta, che è correlato ad un’insorgenza precoce delle malattie cardiovascolari, che nei fumatori maschi si presentano con circa 5 anni di anticipo, mentre nelle femmine quasi 4 anni prima“.
Allenatore alleato di Salute in Europa
Dal 2016, “Allenatore Alleato di Salute” ha previsto, oltre a corsi di formazione specifici rivolti agli allenatori per trasmettere corretti messaggi di prevenzione ai giovani, la realizzazione e la distribuzione di materiale informativo ad hoc e attività sui social media. Il progetto è diventato un esempio virtuoso anche per gli altri Stati europei ed è stato fatto proprio dalla UEFA con il programma “Coaches for Health”. Dopo il calcio, il progetto ha coinvolto altri sport, in particolare la pallacanestro e il canottaggio.