Incontro bilaterale con il Ministro della Salute Liashko. Schillaci pone le basi per una cooperazione che possa sostenere l’Ucraina nella ricostruzione del servizio sanitario. Trattato anche il punto sul progetto per la cura dei feriti di guerra e civili
Sostegno alla formazione degli operatori sanitari, rilancio del servizio sanitario e dell’industria di settore in Ucraina, supporto all’assistenza riabilitativa, sviluppo della telemedicina e dei servizi di salute mentale, cooperazione nella ricerca scientifica.
Sono alcuni dei temi al centro dell’incontro bilaterale che si è svolto questa mattina in videoconferenza tra il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il Ministro della Salute ucraino, Viktor Liashko.
L’Italia pone le basi per sostenere la ricostruzione del servizio sanitario ucraino
“Abbiamo posto le basi per l’avvio di una cooperazione che possa aiutare l’Ucraina a ricostruire il proprio servizio sanitario – spiega il ministro Schillaci – l’Italia è all’avanguardia sui percorsi di assistenza e cura e mettiamo a disposizione le nostre buone pratiche anche in ambito di sicurezza delle cure e dei pazienti. Così come siamo disponibili a dare sostegno per sviluppare la diffusione della telemedicina e potenziare la formazione degli operatori sanitari ucraini anche con attività sul posto”.
Il progetto per la cura dei feriti di guerra e civili
Nel corso della riunione è stato fatto anche il punto sul progetto, coordinato dal Ministero della Salute italiano in collaborazione con i Centri Unbroken, Superhumans e Galychyna e altre strutture pubbliche nell’area di Leopoli, per la cura dei feriti di guerra militari e civili.
“La guerra ha seriamente compromesso l’accesso al servizio sanitario ucraino e con gravi conseguenze per l’assistenza e la cura dei malati e dei feriti di guerra – aggiunge il ministro -. Con questa iniziativa diamo un aiuto concreto, attraverso nostri centri di eccellenza, ai medici e alle strutture riabilitative ucraine per potenziare l’assistenza protesica e la cura dei feriti. In questi giorni una nostra delegazione, insieme alla Croce rossa e all’Inail, è stata in Ucraina dove ha incontrato dirigenti e operatori sanitari del servizio sanitario ucraino e visitato i centri ospedalieri e di assistenza protesica per definire le modalità operative del progetto”.