Artificial Intelligence: un mercato da 500 milioni di euro, ma mancano i professionisti
Il valore del mercato dell’Artificial Intelligence in Italia ammonta a 500 milioni di euro (Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano); un mercato che vanta una crescita, nel 2022, del +32% rispetto all’anno precedente, con l’Intelligent Data Processing – soluzioni per l’estrazione e lo sfruttamento di informazioni dai dati, per realizzare previsioni e, per esempio, supportare attività di pianificazione – che rappresenta la quota principale del mercato (34%). Al secondo posto, con il 28% la Language AI – e cioè le applicazioni dell’intelligenza artificiale per l’interpretazione del linguaggio. Seguono i Recommendation System, gli algoritmi pensati per proporre contenuti sulla base delle preferenze degli utenti (19%).
La rilevanza dell’AI per lo sviluppo della società è quindi sempre più riconosciuta e valorizzata da imprese e mercati e sarà sempre più centrale con il procedere inarrestabile della transizione digitale del Paese. Ma, se vogliamo continuare a esplorare l’enorme potenziale dell’AI, sarà necessario superare un grande scoglio: il formidabile gap che separa domanda e offerta di competenza in tema. Mancano, infatti, figure professionali in grado di combinare la conoscenza di algoritmi e tecnologie proprie dell’AI con la capacità di creare soluzioni di impatto: capaci, cioè, di creare vera innovazione.
Il corso co-progettato da Cefriel
Il Corso di Perfezionamento in Artificial Intelligence & Innovation, co-progettato da Cefriel, POLIMI Graduate School of Management, DEIB e Intellico è dedicato a professionisti in azienda con background tecnico che hanno la necessità di perfezionare le proprie competenze e accelerare la capacità di realizzare casi d’uso distintivi per l’organizzazione.
In partenza a maggio 2023, il corso propone 200 ore di formazione specialistica e 50 ore dedicate alla realizzazione di un Project Work aziendale. Ai partecipanti verrà rilasciato l’Attestato di Perfezionamento del Politecnico di Milano.
“Il corso è stato progettato da tre partner d’eccellenza combinando le proprie competenze distintive per realizzare un corso di alto livello con un approccio estremamente pratico, rivolto a chi opera nei processi di innovazione digitale” dichiara Roberta Morici, responsabile dei servizi di formazione di Cefriel – Politecnico di Milano.
Il Corso avrà una Faculty prestigiosa per accompagnare i partecipanti in questo percorso: Manuel Roveri, Professore Associato del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria Politecnico di Milano; Giovanni Miragliotta, Professore Associato del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e di POLIMI Graduate School of Management; Francesca Saraceni, esperta di innovazione digitale con oltre 15 anni di esperienza sul campo accanto a medie e grandi imprese per la progettazione e attuazione di programmi di trasformazione digitale, , svolge attività di docenza presso POLIMII Graduate School of Management, CEO e co-fondatrice di Intellico, Lorenzo Tencati, imprenditore e esperto di innovazione digitale, svolge attività di docenza presso POLIMI Graduate School of Management, Presidente e co-fondatore di Intellico.
Dai fondamentali di Intelligenza Artificiale al Machine e Deep Learning, da aspetti di Business e Innovazione ai Sistemi e alle Tecnologie di AI: il corso garantisce una formazione aggiornata, completa e immediatamente applicabile in azienda con un approccio didattico innovativo, che unisce formazione tecnica, approfondimenti verticali sulle business application e un project work finale svolto in azienda con il supporto dei tutor della Faculty.
L’ AI motore della transizione digitale e i campi di applicazione
Le soluzioni basate su Intelligenza Artificiale hanno prodotto ritorni positivi in molti campi applicativi ed aree di mercato, si pensi alla smart energy, ossia la gestione sostenibile dell’energia, dalla produzione alla distribuzione e fino al consumo, a vantaggio del portafoglio non solo del consumatore finale ma anche delle imprese (il 31% aziende prevede un impatto sull’EBITDA maggiore del 15%).
Ancora, le applicazioni AI nelle tecnologie di image recognition, anche nel campo della salute: grazie ai recenti sviluppi, per esempio, abbiamo un miglioramento radicale nella classificazione dei tumori – corretta per l’80%, con una riduzione della false recognition del 17% grazie all’utilizzo di Neural Network techniques. E, naturalmente, già sono diffuse applicazioni nella vita di tutti i giorni: nella personalizzazione delle esperienze d’acquisto online, per esempio, e con una crescita dei ricavi del 10% per le aziende che usano strumenti di pricing optimization.
La transizione digitale entra in una nuova fase e l’AI ne è il motore. L’AI apre infatti a un nuovo scenario di trasformazione che, rispetto alla prima ondata di digitalizzazione, consente un impatto sul business decisamente maggiore. Tutte le università del mondo stanno preparando figure specializzate, ma nel frattempo, per navigare il rapido cambiamento già in corso, c’è bisogno di potenziare professionisti IT sull’AI, sulle tecnologie disponibili e quali gli ambiti applicativi nei processi aziendali.
“L’impatto trasformativo che l’Intelligenza Artificiale avrà sul business sarà decisamente maggiore rispetto a quanto non sia già accaduto con le grandi trasformazioni tecnologiche apportate dalla diffusione dei personal computer, dei dispositivi mobile e dalla cloud transformation” afferma Lorenzo Tencati, Presidente e co-founder Intellico.
“E’ imprescindibile oggi per le aziende detenere questa competenza e governarla dall’interno poichè solo attraverso scelte consapevoli in questa area si riuscirà a valorizzare il patrimonio dati dell’azienda e tramutarlo in servizi e prodotti a sempre maggior valore” prosegue Francesca Saraceni, CEO e co-founder Intellico.