il Gruppo Hera avvia a Castelfranco Emilia la prima sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina
Il progetto, messo in campo da Inrete Distribuzione Energia, coinvolge una trentina di abitazioni nella città emiliana e mira a studiare le migliori metodologie per l’utilizzo di una miscela di idrogeno e gas naturale nelle reti di distribuzione esistenti. Per la prima volta, inoltre, la sperimentazione coinvolge tutti gli operatori della filiera del gas, dalle società di distribuzione, ai costruttori di equipment tecnologici, fino ai produttori di apparecchi di riscaldamento e di cottura e a enti riconosciuti a livello internazionale che hanno supervisionato ogni aspetto di sicurezza dell’iniziativa.
In particolare, l’attività ha visto l’immissione di una miscela di metano e idrogeno in una porzione dell’infrastruttura gas della città emiliana gestita da Inrete Distribuzione Energia, società del Gruppo Hera che svolge l’attività di distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica.
Questa iniziativa è la prima di questo tipo in Italia e ha l’obiettivo di studiare soluzioni innovative per l’utilizzo dei green gas, vettori energetici a basso impatto ambientale che, a regime, potranno contribuire alle esigenze di decarbonizzazione del territorio, con importanti benefici per l’ambiente. Vale la pena ricordare, infatti, che la combustione dell’idrogeno non produce CO2, bensì prevalentemente vapore acqueo. Rappresenta inoltre un’importante tappa del percorso intrapreso da Inrete Distribuzione Energia per esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura gas di essere gestita in completa sicurezza, già nella sua attuale configurazione, anche con miscele di gas naturale e idrogeno.
Questa sperimentazione rientra nella più ampia strategia del Gruppo per lo sviluppo dell’idrogeno, così come testimoniato dalla progettazione e realizzazione dell’unico contatore evoluto sul mercato italiano già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: NexMeter è primo nel suo genere anche a livello internazionale sia per tecnologie all’avanguardia sia per le sue funzioni di sicurezza. Già presente in più di 150.000 case italiane allacciate alla tradizionale rete di distribuzione gas, NexMeter è stato installato anche per questo progetto a Castelfranco Emilia.
“Siamo particolarmente orgogliosi di vedere sul nostro territorio l’avvio del primo progetto nazionale sull’idrogeno per uso civile” ha dichiarato l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla. “La Regione Emilia-Romagna sta per approvare il nuovo Piano triennale attuativo del Piano energetico regionale, che punterà in modo deciso sulle fonti rinnovabili, compreso l’idrogeno per i settori industriali energivori, della mobilità pesante e il riscaldamento”.
“Da mesi L’Amministrazione Comunale ed Hera sono al lavoro per predisporre questa sperimentazione che ha al centro l’obiettivo di utilizzare idrogeno a uso domestico” ha commentato Giovanni Gargano, Sindaco di Castelfranco Emilia. “Mettere al centro del prossimo futuro energetico della nostra Nazione, la nostra Città, ci pone indiscutibilmente all’interno di una direzione che sosteniamo a tutela dell’Ambiente, non solo attraverso le sole dichiarazioni ma anche attraverso azioni tangibili e innovative come questa che, tra l’altro, interpreta perfettamente la logica integrata di transizione energetica portata avanti dalla nostra Regione“.
“Il ruolo di “early adopter” ci consente di individuare soluzioni innovative per la gestione di vettori energetici alternativi e a più basso impatto ambientale e di contribuire alla decarbonizzazione del territorio, con importanti benefici per l’ambiente” ha commentato Federico Bronzini, Amministratore Delegato Inrete Distribuzione Energia. “L’idrogeno, inoltre, è un gas che è possibile produrre tramite processi industriali a “km zero”, e dunque la parziale sostituzione del gas naturale con questa risorsa contribuisce a ridurre la dipendenza energetica che caratterizza le fonti fossili tradizionali”.
Collaborano a questo progetto:
BAXI; Bosch; Electrolux; Emerson; Immergas; Innovhub SSI; Pietro Fiorentini; RINA; Snam; Valpres, azienda di Bonomi Group.