Il Sistema FARAPULSE consente il trattamento non termico della fibrillazione atriale; la nuova soluzione terapeutica è accolta con grande interesse e 5 Ospedali italiani saranno i primi ad utilizzarla
Cinque Ospedali italiani, precisamente la Clinica Montevergine di Mercogliano (AV); l’AOU Ospedali Riuniti di Ancona; il Centro Cardiologico Monzino di Milano; l’Ospedale S.Giovanni Calibita di Roma e il Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA) saranno i primi ad impiegare in Italia l’innovativo sistema di ablazione non termica FARAPULSE™, messo a punto da Boston Scientific per il trattamento della Fibrillazione Atriale parossistica (FA).
La Fibrillazione Atriale è uno dei disordini più frequenti del ritmo cardiaco, colpisce in particolare gli anziani, con percentuali che vanno dall’1,3% per pazienti sotto i 65 anni al 9-10% per quelli sopra i 76 anni ed è responsabile del 20% degli ictus ischemici. A soffrirne in Europa sono 8,8 milioni di persone (rapporto RAND Europe 2015), con un costo per i sistemi sanitari dell’Unione Europea che si aggira sui 26-30 miliardi di Euro.
La patologia, spesso asintomatica, è riconducibile ad un’ attività elettrica caotica nelle camere superiori del cuore (atri), con conseguente rischio di formazione di coaguli di sangue ed elevata probabilità di ictus; per chi soffre di Fibrillazione Atriale, infatti, il rischio di ictus è di 3-5 volte superiore rispetto ad altri pazienti.
I primi trattamenti sono in genere farmacologici e, laddove la terapia antiaritmica sia inefficace, si ricorre all’ ablazione cardiaca. Questa tecnica, secondo le Linee – Guida 2020, va eseguita per via transvenosa (senza intervento chirurgico) ed è finalizzata a cicatrizzare e distruggere il tessuto che causa il battito anomalo o lo diffonde; fin’ora tutte le procedure di ablazione cardiaca per il trattamento delle aritmie sono state termiche, ivi comprese la radiofrequenza e la crioablazione.
Il nuovo sistema Farapulse™ è caratterizzato da un’elevata selettività dei tessuti: produce piccolissime lesioni che durano solo pochi secondi e salvaguarda interamente le aree di tessuto cardiaco non coinvolto nella ablazione, con livelli di protezione e sicurezza inimmaginabili prima d’ora. Per questo è ritenuto da molti clinici una fonte di energia affidabile e molto promettente per gli interventi di ablazione cardiaca, consentendo anche l’isolamento delle vene polmonari nel corso di trattamento della Fibrillazione Atriale. Farapulse™ PFA (cioè “ablazione a campo pulsato”) si basa su campi elettrici pulsati, che non determinano effetti termici sui tessuti interessati ed agiscono esclusivamente sulle cellule bersaglio (cardiomiociti). In questo modo, Il tessuto cardiaco viene colpito selettivamente, senza coinvolgere aree circostanti critiche quali, per esempio, l’esofago o i nervi principali.
Dotato del marchio CE dal 2021, il sistema è costituito da una guaina, un generatore e un catetere ed è disponibile in tutti i paesi Europei compresa, da poco, l’Italia.
Positivi i commenti dei clinici che – per primi in Italia – impiegheranno la nuova tecnologia e ne hanno valutato le caratteristiche e le prestazioni:
Dr. Stefano Bianchi – Responsabile UOS di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione Ospedale S. Giovanni Calibita di Roma: “È un vero onore aver iniziato in Italia la rivoluzione nell’Ablazione transcatetere con Elettroporazione. Nella nostra prima esperienza il sistema FaraPulse si è dimostrato veloce, sicuro ed efficace”
Prof. Antonio Dello Russo – Direttore della Clinica di Cardiologia ed Aritmologia AOU Ospedali Riuniti di Ancona: “Con l’arrivo di FaraPulse, l’approccio al trattamento della fibrillazione atriale subirà una rivoluzione: la radiofrequenza e, soprattutto, la crio-ablazione passeranno in secondo piano”.
Dr. Saverio Iacopino – Responsabile del Dipartimento di Elettrofisiologia Villa Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA ): “La nostra prima esperienza con la nuova “rivoluzione tecnologica” per il trattamento della fibrillazione atriale parossistica, sicura per il paziente. Impressionante per l’isolamento acuto delle vene polmonari! Apre la strada a nuove sfide nel trattamento delle aritmie cardiache”.
Prof. Claudio Tondo – Responsabile Unità Operativa di Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino di Milano: “FaraPulse rappresenta sicuramente la prima rivoluzione nell’ambito dell’elettrofisiologia dopo decenni di radiofrequenza e crio-ablazione. La prima esperienza nell’utilizzo del sistema FaraPulse è estremamente positiva con la grande opportunità di avere finalmente una tecnologia che possa aiutarci ad avere percentuali di successo procedurale più elevate, soprattutto nelle forme di complesse di Fibrillazione Atriale”.
Annachiara Albanese