il 73% degli italiani non è disposto a spendere di più per strutture (hotel, ristoranti, house sharing) green
La Fondazione per la Sostenibilità Digitale, in occasione del Sustainable Tourism Summit ha presentato il “Rapporto 2022 sulla Sostenibilità Digitale nel Turismo”.
La ricerca analizza il comportamento degli italiani rispetto alle app per il turismo (dalle app per la prenotazione di alberghi ed hotel agli strumenti che migliorano l’esperienza di visita nei musei o nei luoghi di cultura), con particolare attenzione a quelle che possono migliorare il fattore della sostenibilità.
“L’Italia è una delle principali mete dei viaggi internazionalie il turismo rappresenta un settore fondamentale per l’economia del Paese producendo circa il 7,0% del PILe il7,1% degli occupati.” -spiega Stefano Epifani, Presidente per la Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Questo è un settore che ha sofferto terribilmente durante la pandemia (-51% rispetto al 2019) ma che sta ripartendo e che potrebbe ottenere grandi vantaggi dall’incontro tra sostenibilità e digitalizzazione.” – prosegue Epifani.
Il settore occupa quasi 1,7 milioni di addetti e conta 32.730 esercizi alberghieri, 185.597 esercizi extra-alberghieri, e un flusso di clienti pari a circa 437 milioni di presenze (dati 2019). “I risultati generali” – afferma Epifani “evidenziano che malgrado molti italiani dichiarano di dare grande importanza alla sostenibilità (tre italiani su quattro definiscono l’emergenza climatica una priorità assoluta) a tali convinzioni non corrisponde un reale impatto sui comportamenti quotidiani e sulle scelte. Anche quando parliamo di turismo, e specialmente quando tali scelte toccano il portafoglio. Ben il 73% degli italiani, infatti, non è disponibile a spendere di più per strutture sostenibili.”
La situazione non cambia di molto quando si inserisce nel quadro il ruolo della tecnologia digitale. Se oltre la metà degli italiani, infatti, utilizza strumenti di prenotazione on-line di alberghi o altre strutture ricettive, solo il 26% di essi sceglie applicazioni che danno importanza alla sostenibilità delle strutture presenti, con un 8% che dichiara di farne un uso regolare, rispetto ad un 27% di utenti abituali delle applicazioni tradizionali. Interessante notare come per gli italiani classificati come “sostenibili digitali” la percentuale di utenti attivi salga al 42%, per scendere al 12% per gli “insostenibili analogici”.
“Ma ancora più interessante” – evidenzia Epifani, “è notare come il driver di scelta in questi casi non sia tanto la sostenibilità, ma la digitalizzazione. Infatti, il coefficiente d’uso di tali applicazioni per gli “insostenibili digitali” è del 36%, contro il 16% dei “sostenibili analogici”. In altri termini a determinare i comportamenti di sostenibilità contribuisce più la competenza digitale che non il proprio orientamento verso la sostenibilità. Orientamento che talvolta, addirittura, diventa ostativo”.
In conclusione: l’8% degli italiani utilizza regolarmente app per prenotare strutture green e sostenibili, il 30% degli italiani ritiene che le tecnologie digitali non siano utili nel contrastare il fenomeno del sovraffollamento turistico, solo il 27% degli italiani utilizza regolarmente app per prenotare strutture ricettive