“Apprezziamo l’impianto del decreto, ma permangono alcuni aspetti critici per il nostro settore”. A dichiararlo è il Presidente dell’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani (AN.BTI), Riccardo Verona, durante l’audizione in 8 ª Commissione – Lavori Pubblici, Telecomunicazioni sul decreto legge 68/2022 (Ddl n. 2646/S).
“Auspichiamo ad esempio – ha proseguito Verona – che nel presente decreto possano trovare la loro sede naturale delle misure relative alle zone a traffico limitato. Da tempo, molti Comuni a vocazione turistica hanno introdotto dei ticket per l’accesso alle ZTL, con ricadute importanti per il nostro comparto. Occorre ricercare criteri omogenei con cui i Comuni possano adottare le rispettive delibere in merito ai ticket turistici che tengano conto degli effetti anche sulla domanda turistica e sull’indotto. Nell’ambito del PNRR, poi, abbiamo sottolineato a più riprese come in merito ai progetti per il rinnovo e l’ammodernamento tecnologico della flotta del TPL, del trasporto privato e delle merci, non sia stato dato il giusto rilievo ad interventi riguardanti il rinnovo della flotta dei bus turistici. Nell’immediato futuro i nostri bus non potranno passare all’elettrico per la mancanza di un’adeguata tecnologia, ma possiamo contribuire come settore alla transizione ecologica attraverso l’acquisizione dei modelli più efficienti di autobus dotati di motori Euro 6 classe E”.
“Il nostro settore, dopo oltre due anni di pandemia e una guerra in corso da più di quattro mesi- prosegue il Presidente Verona-ha bisogno di sostegno adeguato per proporre un turismo di alta qualità e concorrenziale, che possa competere con gli altri Paesi europei a vocazione turistica, che riconoscono accise ridotte per i bus turistici e rimborsi per i rifornimenti effettuati sul proprio territorio nazionale da parte di operatori avente la sede legale in un diverso Stato membro”.
“Infine, un altro aspetto da portare all’attenzione pubblica riguarda la carenza di personale che investe il nostro settore- conclude Verona- e come AN.BTI abbiamo più volte manifestato l’esigenza di individuare strumenti che facciano conoscere ed attirino giovani inoccupati a lavorare nel trasporto persone, in quanto mancano nel settore dei bus turistici circa 7.500 autisti. Nel pieno della stagione estiva, che rappresenta una speranza di ripartenza per l’intero settore del trasporto su strada, confidiamo nella sensibilità del Parlamento al fine di predisporre misure di sostegno al trasporto turistico che possano garantire un trattamento equo rispetto agli altri comparti del settore trasporti.”