Nel primo trimestre in ulteriore crescita gli investimenti a beneficio del sistema elettrico e del paese
Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. (“Terna”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Valentina Bosetti, ha esaminato e approvato i risultati al 31 marzo 2022.
Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, caratterizzati dai tragici eventi in Ucraina e da un contesto in continua evoluzione, Terna ha registrato risultati economici in crescita, imprimendo una ulteriore forte accelerazione agli investimenti, a beneficio del sistema elettrico e della sicurezza del Paese: in particolare, nel corso dei primi tre mesi, Terna ha realizzato investimenti per 293,3 milioni di euro, con un incremento del 21,4% rispetto al primo trimestre del 2021, che già aveva segnato una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente.
I ricavi del primo trimestre del 2022, pari a 644,4 milioni di euro, registrano un aumento di 28,7 milioni di euro (+4,7%) rispetto al corrispondente periodo del 2021. Tale risultato è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’incremento della base asset regolata (RAB) e agli incentivi output based, unita all’apporto delle Attività Non Regolate.
L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del periodo si attesta a 461,3 milioni di euro, in crescita di 12,9 milioni di euro rispetto ai 448,4 milioni di euro dei primi tre mesi del 2021 (+2,9%), principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate. L’EBIT (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 167,6 milioni di euro, si attesta a 293,7 milioni di euro, rispetto ai 285,6 milioni di euro dei primi tre mesi del 2021 (+2,8%).
Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 24,4 milioni di euro, rilevano un incremento di 6,4 milioni di euro rispetto ai 18,0 milioni di euro del primo trimestre del 2021, principalmente dovuto all’inflazione rilevata durante il primo trimestre 2022.
Il risultato ante imposte si attesta a 269,3 milioni di euro, in aumento di 1,7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+0,6%). Le imposte del periodo sono pari a 76,2 milioni di euro, in riduzione di 1,5 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2021 essenzialmente per i maggiori oneri fiscalmente non rilevanti registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il tax rate si attesta al 28,3%, rispetto al 29% dei primi tre mesi del 2021. L’utile netto di Gruppo del periodo è pari a 191,8 milioni di euro, in crescita di 1,4 milioni di euro (+0,7%) rispetto ai 190,4 milioni di euro del primo trimestre del 2021. La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 5.980,8 milioni di euro, a fronte dei 4.681,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.683,1 milioni di euro, rispetto ai 10.002,5 milioni di euro di fine 2021 (-1.319,4 milioni di euro). Il consistente incremento del patrimonio netto di Gruppo e il contestuale decremento dell’indebitamento finanziario netto sono principalmente determinati dall’emissione ibrida green per un importo di 1 miliardo di euro, effettuata a febbraio, contabilizzata come strumento di equity.
Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 293,3 milioni di euro, in crescita del 21,4% rispetto ai 241,5 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021. Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, il proseguimento delle attività autorizzative per il Tyrrhenian Link e le attività di realizzazione della stazione di Magenta (Mi) e di Vizzini (Ct), nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.
I dipendenti del Gruppo, a fine marzo 2022, sono pari a 5.190, in crescita di 54 unità rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente per la copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dello sfidante piano di investimenti previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025, oltre che per il rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo.
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
In continuità con quanto fatto nel 2021, il Gruppo si concentrerà nell’intensificare gli investimenti in innovazione e soluzioni digitali al fine di proseguire nel percorso di trasformazione che consentirà di gestire l’incremento della complessità del sistema elettrico. Inoltre, avranno un ruolo sempre più centrale la crescita delle persone e l’insourcing di competenze strategiche, il rafforzamento delle strutture e lo sviluppo di condizioni di lavoro ottimali per la popolazione aziendale attraverso il progetto NexTerna che ha già traguardato importanti milestone nei sette diversi cantieri in cui è articolato.
La gestione del business di Terna continuerà a essere improntata sui valori di sostenibilità e sul rispetto degli ESG, garantendo la minimizzazione degli impatti ambientali, il coinvolgimento degli stakeholder territoriali e il rispetto dei principi di integrità, responsabilità e trasparenza.
Nel corso del 2022, in presenza di una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e del perdurare delle tensioni sui mercati delle commoditiesche stanno provocando effetti negativi nel percorso di ripresa post pandemia Covid-19, il Gruppo continuerà a essere focalizzato nella realizzazione di quanto previsto dall’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”. Tale Piano conferma e rafforza il ruolo di Terna come regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica con un Piano Investimenti complessivo di 10 miliardi nel quinquennio 2021-2025 di cui circa 1,7 miliardi di euro nel 2022.
In linea con il Piano di Sviluppo 2021 della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, che prevede 18,1 miliardi di euro di investimenti su di un arco temporale decennale (+25% rispetto al precedente piano), viene confermata una forte accelerazione nelle Attività Regolate per abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal e dando un importante impulso alla ripresa economica del Paese.