I disturbi del sonno e soprattutto la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome) affliggono circa il 5% della popolazione modenese. Non si tratta solo di pazienti anziani: a soffrirne sono anche numerosi giovani visitati a Villa Pineta Santo Stefano di Gaiato (MO), appartenente al Gruppo Kos
Nell’ospedale modenese specializzato in diagnosi, cura e trattamento di patologie del sonno, da gennaio a marzo 2022 sono state già lette e refertate 287 polisonnografie. Un dato destinato a crescere, stando alle richieste in arrivo, e a superare il numero di polisonnografie eseguite nel 2021 e cioè 750.
Alla luce dell’incremento della patologia, spesso misconosciuta, registrato negli anni coincidenti con la pandemia del COVID19, la Direzione ha preferito dotarsi di un nuovo parco macchine acquistando ben 8 polisonnigrafi di cui 4 nel 2022.
Si tratta di apparecchiature portatili con tecnologia innovativa composta da sensori cutanei che lo specialista collega alla persona di cui intende monitorare la qualità del sonno, sia nelle ore diurne che notturne. L’aumento dei nuovi macchinari a disposizione ha consentito di sottoporre ad esame e ricoverare molti più rispetto agli anni passati.
L’esperto è il dott. Gianfranco Beghi Direttore Medico e Direttore di Struttura di Villa Pineta che si occupa della visita ambulatoriale successiva all’esame, dove viene illustrato il percorso che il paziente deve compiere per la correzione delle apnee e dell’eventuale successivo ricovero. Il ricovero breve, di circa tre-quattro notti a Villa Pineta è il tempo necessario per sottoporre il paziente alla titolazione dell’apparecchio per la correzione delle apnee e all’adattamento all’interfaccia.
“La pandemia ha accentuato i disturbi del sonno – spiega il dott. Beghi – soprattutto per lo stile di vita più sedentario ed un’alimentazione sregolata. Sono crollati i due fattori protettivi fondamentali per la salute. Queste nuove macchine ci consentono di leggere i dati delle polisonnografie con più celerità. Va detto che a quel 5% per cento di persone a cui è stato diagnosticato OSAS va aggiunta un’altra sottopopolazione che non sa di esserne affetta. I sintomi più diffusi sono la stanchezza al risveglio, a volte associata a mal di testa, la sonnolenza diurna, la difficoltà a concentrarsi. L’accensione di questi campanelli d’allarme dovrebbe portare il paziente a rivolgersi al proprio medico curante per comprendere quale iter seguire” – conclude il dott. Beghi.
Le 287 polisonnografie eseguite in questi tre mesi si suddividono tra:
· 108 pazienti Interni (già ricoverati a Villa Pineta)
· 73 pazienti che hanno fatto accesso al poliambulatorio di Modena
· 106 pazienti che hanno fatto accesso al poliambulatorio di Gaiato.
L’emergenza sanitaria ha di fatto rallentato lo svolgimento di esami diagnostici come quelli relativi alle OSAS, ma a Gaiato e a Modena, presso i rispettivi Poliambulatori, è ripresa la programmazione delle visite per smaltire le liste d’attesa.
Queste le parole di Chiara Collioli fisioterapista di Villa Pineta:
“Se fino ad una settimana fa potevamo occuparci soltanto delle polisonnografie dei pazienti mandati dal Policlinico di Modena e dall’ospedale di Baggiovara adesso ci è stato richiesto di aprire a tutti gli altri territori e distretti sebbene con tempi di attesa più lunghi. Diversamente per i pazienti inviati dal Policlinico il tempo di attesa è di circa due-3 settimane”.
L’OSAS è una patologia che ha diversi gradi di severità. L’apnea è causata da un’ostruzione temporanea delle alte vie aeree che impedisce il passaggio dell’aria e questo provoca un sonno superficiale con la conseguenza che il paziente non riposa e al mattino accusa una forte spossatezza. In generale una visita specialistica può aiutare a prevenire e ad evitare un possibile peggioramento.
Annachiara Albanese