La Trombosi è un evento raro tra i bambini, 1 caso per 100.000 ma negli ultimi 20 anni il numero di casi di Trombosi in bambini ospedalizzati è decuplicato, arrivando a toccare un’incidenza di 1 caso ogni 2000 bambini ricoverati
Per affrontare questo tema emergente, ancora troppo latente e da non sottovalutare, ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus dedica l’11° Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, in programma mercoledì 20 aprile 2022, alla Trombosi nei bambini e alle sue conseguenze.
“Le malattie da Trombosi – spiega la presidente di ALT Lidia Rota Vender – colpiscono in Italia 600mila persone ogni anno: si chiamano Infarto, Ictus cerebrale, Embolia polmonare, Trombosi delle vene e delle arterie.
Colpiscono il doppio dei tumori, sono l’evento più probabile dopo i 65 anni, e colpiscono anche i giovani e i bambini, persino i neonati. Si possono evitare in un caso su tre, si possono sospettare e curare.
L’11° Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi è dedicata alla diffusione della conoscenza della Trombosi in età pediatrica, un problema emergente che sta ricevendo sempre maggiore attenzione da parte della comunità scientifica internazionale.
La necessità di raccogliere i casi italiani di Trombosi Infantile da anni è sostenuta da ALT a supporto del R.I.T.I. unico Registro Italiano delle Trombosi Infantile”.
Un registro che vede l’Italia tra i primi Paesi al mondo a poter raccogliere e condividere casi di Trombosi cerebrale e sistemica, neonatale e pediatrica, da 0 a 18 anni, su una piattaforma digitale mettendo in rete medici specialisti di diversa provenienza e formazione, coinvolti ogni giorno nella cura e nell’assistenza a bambini affetti da patologie trombotiche.
Un network di medici e ricercatori che si sono riuniti per costituire il GIRTI – Gruppo Italiano per il Registro delle Trombosi Infantile. “L’obiettivo del registro – spiega il prof.PaoloSimioni, presidente del Comitato Scientifico del GIRTI – è quello di valutare la rilevanza clinica del problema, definire le caratteristiche epidemiologiche della Trombosi Infantile, promuovere la ricerca italiana sulla Trombosi Infantile, migliorare l’assistenza ai bambini affetti da Trombosi attraverso lo sviluppo di protocolli diagnostici e terapeutici dedicati, creare un network di medici esperti nell’assistenza a questi pazienti, che possa divenire un punto di riferimento con cui discutere casi complessi”.
Annachiara Albanese