La startup torinese nata nell’Incubatore d’Impresa dell’Università di Torino 2i3T e inserita tra le 16 startup finaliste della più importante e capillare business plan competition d’Italia ha fatto breccia nella giuria di esperti grazie all’innovativa soluzione diagnostica digitale con tecnologia brevettata per monitorare in modo semplice e immediato la carenza di ferro, che colpisce una persona su tre, in particolare donne, bambini e persone con malattie croniche.
Una soluzione diagnostica innovativa con tecnologia digitale brevettata in grado di monitorare la carenza di ferro che colpisce una persona su tre, in particolare donne, bambini e persone con malattie croniche. Un team composto da medici, imprenditori e professionisti del settore sanitario con una profonda esperienza nella diagnostica. E infine un solido portafoglio di brevetti e finanziamenti sullo sviluppo del prototipo a livello mondiale.
E’ questo il mix di innovazione, competenze, valori ed esigenze della collettività che ha permesso alla startup torinese Fidelio Medical, nata nell’Incubatore d’Impresa dell’Università di Torino 2i3T, di salire sul gradino più alto del podio al “Premio Nazionale dell’Innovazione 2021” nella categoria “Life Sciences-MEDTech” aggiudicandosi un contributo di 25 mila euro.
Un percorso lungo e ricco di soddisfazioni che ha visto la startup torinese superare a inizio novembre la fase regionale della Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta 2021 e dopo un mese l’ulteriore turno di selezione tra le oltre 60 imprese selezionate a livello regionale per approdare infine tra i 16 super finalisti nella più importante e capillare business plan competition d’Italia promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari PNICube e organizzata dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, grazie a Regione Lazio, Lazio Innova, Unindustria.
Fidelio Medical intende portare sul mercato globale nuove soluzioni diagnostiche digitali per la carenza di ferro con l’obiettivo di anticipare la diagnosi ed evitare di trascurare mesi di sintomi importanti con rischio di complicanze gravi come l’anemia, in particolare in gravidanza o in presenza di altri problemi di salute. Il dispositivo diagnostico, mediante la sua tecnologia brevettata, permetterà una diagnosi precoce e un monitoraggio regolare della carenza di ferro direttamente negli ambulatori medici e in farmacia. Il prodotto sarà il primo test multimarkers per carenza di ferro disponibile al di fuori dei laboratori analisi e verrà implementato da un servizio digitale di monitoraggio e assistenza costruito a misura degli utenti finali.
Fidelio Medical conta su un team multidisciplinare con esperienza pluriennale nello sviluppo di dispositivi medicali e su partner qualificati come CardioVascularLab; Simona Roggero è la CEO, insieme con Fabiana Arduini, CTO, e Francesco Chiara, CSO.
Il commento della Prof. Fiorella Altruda, Presidente dell’Incubatore dell’Università di Torino 2i3T :
“La ripresa del Premio Nazionale dell’Innovazione in presenza ci ha portato grandi soddisfazioni, a partire dalla fase regionale fino alla finale di Roma. La vittoria di Fidelio Medical nel settore Life Sciences-MEDTech consolida ulteriormente il valore della nostra ricerca in questo ambito in una versione estremamente pratica, applicativa e vicina all’utilizzatore finale e rappresenta un importante esempio del lavoro che 2i3T svolge quotidianamente sulla creazione d’impresa, estendendosi a tutti i Dipartimenti dell’Università a 360° secondo un modello di incubazione diffusa e creando relazioni e sinergie nella nostra Città e nella nostra Regione. Questa edizione è stata la conferma che impegno, metodo e azione di sistema, coordinati dalla Regione Piemonte con 2i3T, l’Università e gli altri attori dell’ecosistema, sono centrali per lo sviluppo di un’economia di innovazione e di attrazione degli investimenti sul nostro territorio”.
A proposito di 2i3T
Si chiama 2i3T, acronimo di “Imprese Innovative Trasferimento Tecnologico Torino”, ed è l’Incubatore di imprese dell’Università degli Studi di Torino. Nato nel 2007 ha creato fino a oggi 96 startup – attive in scienze della salute (35%), energia e ambiente (17%), agroalimentare (17%), innovazione tecnologica e digitale (15%) e innovazione sociale (15%) – e ancora 42 brevetti, 37 partnership industriali e finanziarie, centinaia di posti di lavoro ad alta intensità di conoscenza e oltre due milioni di fatturato generato (con soltanto il 15% di fondi provenienti da risorse pubbliche, mentre la grande parte delle risorse necessarie al funzionamento dell’incubatore deriva da attività di fundraising). A guidarlo da luglio 2021 e per i prossimi tre anni è la professoressa Fiorella Altruda, torinese, classe 1952, ordinario di Genetica molecolare, dal 2013 direttore del Molecular Biotechnology Center dell’Università di Torino e dal 2015 presidente del Bioindustry Park di Colleretto Giacosa. E prima donna a presiedere un incubatore di imprese in Italia. La due sedi di 2i3T sono a Torino, in via Nizza 52 (presso il Molecular Biotechnology Center di UniTO) e in via Quarello 15. I due poli di incubazione, che si estendono per oltre 1700 metri quadrati, sono dotati di laboratori e strumentazioni scientifiche all’avanguardia e di spazi dedicati a ospitare le imprese neo costituite. Da qui sono nati molti casi di imprese vincenti, come per esempio: EuremAb che ha ricevuto 21 milioni di finanziamento nel 2019 per sviluppare anticorpi utili a rigenerare tessuti danneggiati; Kither Biotech con 5,6 milioni finanziati per lo sviluppo clinico di un nuovo farmaco per il trattamento della fibrosi cistica e altre malattie polmonari; Corion Biotech che sta perfezionando la prima terapia al mondo specifica contro la pre-eclampsia (ovvero la gestosi, una patologia della gravidanza) e ha ottenuto un milione di euro da LIFTT, l’Investment Operating Company guidata dall’imprenditore scienziato Stefano Buono e di Finde; Bioclarma, che ha messo a punto test salivari importantissimi in questo periodo di emergenza pandemica.
A proposito del Premio Nazionale dell’Innovazione
Il PNI 2021 è promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari PNICube e organizzato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, grazie a Regione Lazio, Lazio Innova, Unindustria. Main Partner: Gruppo Iren. Main Sponsor: Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Gilead Sciences. Sponsor: Prysmian Group, BNP Paribas Cardif, Unicredit Start Lab, AVNET Silica, Cariplo Factory, Indaco Venture Partners SGR, LIFTT, Progress Tech Transfer, A11 venture, EIT Health Innostars, VC Hub, InnovUp. In collaborazione con: Almaviva, SearchOn. Con il Patrocinio di: Ministero delle delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Ambasciata d’Italia Santa Sede, Ambasciata d’Israele in Italia, Camera di commercio di Roma, Comune di Roma, ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Info e programma: https://www.pnicube.it/pni-2021