L’INFUSIONE DI OSSIGENO E OZONO, UN UTILE ALLEATO PER MANTENERE LA BELLEZZA E PREVENIRE INFIAMMAZIONI
di Flavia Scicchitano
Daniele Spirito, specialista in Chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica dell’Università di Milano, l’auto emo ossigeno-ozono terapia entra negli studi di medicina estetica in tempo di Covid. Un trattamento ancora poco conosciuto che, grazie ai suoi molteplici effetti, può essere un utile alleato per mantenere intatte bellezza e giovinezza ma anche per prevenire infiammazioni. Di cosa si tratta nello specifico?
“L’infusione di ossigeno e ozono è una procedura ancora poco conosciuta ma piuttosto utilizzata, in particolare negli ultimi due anni, per difendersi dal Covid. L’ozono è un gas, componente naturale dell’atmosfera, noto per l’azione protettiva che svolge nell’attenuare le radiazioni ultraviolette assorbendone la gran parte prima che giungano sulla Terra. E numerose sono le indicazioni terapeutiche ad esso connesse: da un lato, attraverso l’ossigenazione del sangue, stimola la produzione di anticorpi e rafforza le difese immunitarie, svolge un’azione battericida, fungicida e virustatica ma anche analegesico-antinfiammatoria; dall’altro svolge un’azione rivitalizzante, migliorando il funzionamento degli organi e prevenendo l’invecchiamento, un’azione rigenerante, antiossidante e disintossicante. In sintesi, rivitalizza e rigenera il corpo contro l’invecchiamento ma allo stesso tempo ripulisce l’organismo da virus e batteri rafforzando le difese immunitarie. Per questo sono in molti, in età avanzata, a scegliere questa strada per rallentare gli effetti del decorso del tempo”.
Come viene eseguito il trattamento?
“Al paziente viene prelevata una certa quantità di sangue venoso (circa 150-200 ml) con procedura classica, mescolata con una uguale quantità di miscela di ossigeno-ozono ad una precisa concentrazione e reinfusa nello stesso paziente. Ovvero: viene iniettato al paziente, per via endovenosa, il sangue prelevato precedentemente, dopo averlo ossigenato e ozonizzato. Non vi è alcun contatto con il sangue, tutta la procedura ha un decorso sterile con materiali monouso, viene eseguita in completa sicurezza e ha una durata complessiva di circa 30 minuti. Questa tecnica consente di ossigenare il sangue, migliorare l’elasticità della parete del globulo rosso e aumentare la sua capacità di legare l’ossigeno e di distribuirlo ai tessuti. Ciò comporta un miglioramento della circolazione sanguigna e della ossigenazione di tutti i tessuti, con conseguente ottimizzazione della loro funzionalità. Sono sufficienti una decina di sedute. In sostanza si verifica un’azione rigenerante, con miglioramento del tono dell’umore, della resistenza fisica e riduzione della fatica. Inoltre la miscela di ossigeno-ozono induce la liberazione nel sangue di interleuchine e citochine, che esercitano un potente stimolo sul sistema immunitario, regolarizzandolo e migliorando le difese del nostro organismo”.
Ma, nel dettaglio, quali sono gli effetti biologici connessi al trattamento di ossigeno-ozono infusione?
“L’ozono aumenta la produzione di energia incrementando il catabolismo degli acidi grassi; regolarizza il ritmo cardiaco e la pressione arteriosa; accelera la glicolisi; aumenta la deformabilità dei globuli rossi e quindi facilita il loro passaggio all’interno dei piccoli capillari; riduce la viscosità del sangue; attiva la circolazione; riduce i radicali liberi; potenzia il sistema antiossidante mitocondriale; riduce gli immunocomplessi circolanti nelle patologie autoimmunitarie; svolge un’azione battericida, fungicida e virustatica, un’azione immunomodulante sui linfociti e monociti e un’azione analegesico-antinfiammatoria. E ancora, l’ozono svolge un’azione rivitalizzante, comportando un miglioramento funzionale degli organi e un miglioramento delle quote di energia spendibile. Inoltre produce un’ossigenazione cellulare con riequilibrio ormonale e prevenzione dell’invecchiamento, svolge un’azione rigenerante (si manifesta attraverso l’inversione della tendenza al catabolismo, nell’anziano, in anabolismo cellulare) e disintossicante, migliorando la funzionalità degli organi emuntori (fegato, reni, ecc.) e favorendo l’eliminazione di sostanze tossiche”.
Per tutti questi motivi l’ossigeno-ozono terapia viene utilizzata come cura anti-age ma anche prima, durante e dopo il Covid. Soffermandoci prima sulle proprietà anti-invecchiamento, quali sono le categorie di persone che fanno maggior ricorso a questo trattamento?
“Come detto, le persone che hanno superato una certa età, dopo i 50 anni, con i primi segni evidenti di invecchiamento nel viso e nel corpo. Donne, ma anche uomini, che mostrano una doppia esigenza: purificare il proprio organismo e, di conseguenza, aumentare le energie. E’ una tecnica che funziona anche come antiossidante, per questo è in grado di decelerare il processo di invecchiamento. Le persone che si sottopongono ad ozonoterapia riscontrano un miglioramento del proprio benessere psico-fisico”.
Passando, invece, al Covid-19 quali benefici può comportare nella prevenzione o per la cura della malattia?
“Molti studi scientifici attestano l’efficacia dell’ossigeno-ozono terapia in caso di Covid-19. Come strumento di prevenzione, per alzare le difese immunitarie, ma anche una volta contratta la malattia perché ha proprietà antivirali e antibatteriche e impedisce l’attacco alle cellule bersaglio. Infine, può costituire un prezioso alleato anche nel post-Covid, per combattere la sindrome da affaticamento che è frequente in chi ha avuto la malattia. In conclusione l’ozono si è dimostrato efficace nella protezione cellulare dell’organismo e nella regolazione delle risposte immunitarie”.
Esistono controindicazioni?
“Sì, come per ogni altra terapia, o quasi. Il trattamento deve essere evitato nel caso in cui il paziente sia in stato di gravidanza o sia affetto da ipotiroidismo e favismo”.