di Katrin Bove
L’innovazione biomedicale sostenibile per il disturbo urologico maschile più diffuso
L’aumento di volume della prostata (tecnicamente, Ipertrofia o Iperplasia Prostatica Benigna – IPB) è una delle patologie più diffuse tra la popolazione maschile, seconda solo all’ipertensione arteriosa.Strettamente legata all’invecchiamento, colpisce circa il 50% degli uomini in età compresa tra 51 e 60 anni e fino al 90% degli ultraottantenni, con una stima complessiva di 7 milioni di uomini in Italia e di oltre 110 nel mondo.La dimensione della patologia, insieme al progressivo e generalizzato innalzamento dell’età media ne fanno, comprensibilmente, uno dei “grandi problemi” per i Sistemi Sanitari di vari paesi.Per inquadrare clinicamente il tema va ricordato che la prostata è una piccola ghiandola – situata davanti al retto e sotto la vescica – attraverso cui passa l’uretra, il condotto che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno. Il suo ingrossamento, che si verifica normalmente proprio nella zona centrale, determina la compressione dell’uretra e ostacola il passaggio dell’urina. Questo provoca molteplici sintomi che, se non adeguatamente trattati, possono provocare infezioni, insufficienza renale e calcolosi renale.
Le prime terapie per fronteggiare la patologia sono, di norma, farmacologiche. Quando però l’utilizzo dei farmaci non si dimostra efficace, si ricorre all’intervento di “resezione transuretrale della prostata” (TURP), con una procedura chirurgica che prevede l’utilizzo di un filo metallico riscaldato elettricamente per eliminare il tessuto in eccesso. L’evoluzione costante delle tecnologie biomedicali ha però consentito di sviluppare nuove metodiche meno invasive, finalizzate anche a ridurre le possibili complicanze e i tempi di degenza. Come la nuova terapia laser GreenLightTM, già adottata da 49 Centri su territorio nazionale (così come riportato in figura), che consente una “vaporizzazione fotoselettiva” della prostata (PVP – Photoselective Vaporization of Prostate) con un raggio laser a luce verde. Durante l’intervento, il tessuto in eccesso viene riscaldato e vaporizzato con grande rapidità. Il processo di vaporizzazione fotoselettiva, cioè di trasformazione dell’acqua intra e intercellulare in vapore con conseguente ablazione del tessuto biologico, viene effettuato per via endoscopica e in anestesia locale.
Il raggio laser verde, introdotto nel pene attraverso lo strumento endoscopico, raggiunge l’area ipertrofica e vaporizza il tessuto in eccesso consentendo così l’apertura del canale uretrale senza generare sanguinamento: il raggio laser verde coagula infatti istantaneamente i vasi dell’area trattata, consentendo di operare in tutta sicurezza anche pazienti ad alto rischio emorragico, spesso sottoposti a terapie con anticoagulanti.I benefici clinici della terapia con il laser verde nel trattamento dell’ipertrofia prostatica sono confermati da innumerevoli studi e pubblicazioni scientifiche. E’ ampiamente dimostrato infatti che questo intervento ha efficacia clinica pari alla tradizionale procedura di resezione transuretrale (TURP), presentando però un minor numero di eventi avversi, tempi ridotti di cateterizzazione, ridotto sanguinamento e tempi di recupero complessivamente più rapidi, con degenze più brevi.
Centri utilizzatori della tecnologia GreenLightTM sul territorio nazionale
ABRUZZO: | MARCHE: CDC Villa dei Pini (Civitanova Marche) |
Osp. San Salvatore (L’Aquila) | PIEMONTE: |
Osp. San Pio (Vasto) Osp. SS Annunziata (Chieti) | Osp. Santa Croce e Carli (Cuneo) |
Osp. di Pescara (Pescara) | Osp. Cardinal Massaia (Asti) |
CALABRIA: CDC Romolo Hospital (Rocca di Neto) | AO Maggiore della Carità (Novara) |
CAMPANIA: Osp. Cardarelli (Napoli) | Città della Salute (Torino) |
EMILIA ROMAGNA: | Osp. San Lazzaro (Alba) |
Arcispedale S. Maria Nuova (Reggio Emilia) | Osp. San Giacomo (Novi Ligure) |
Hesperia Hospital (Modena) | Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo) |
Osp. Ercole Franchini (Montecchio) | Osp. San Giovanni Bosco (Torino) |
Osp. S. Maria delle Croci (Ravenna) | PUGLIA: |
CDC Montanari (Morciano di Romagna) | Osp. Santa Maria Spa (Bari) |
FRIULI VENEZIA GIULIA: Osp. S. Maria degli Angeli (Pordenone) | Policlinico di Bari (Bari) |
LAZIO: | SARDEGNA: Osp. SS Trinità di Cagliari |
Osp. Sant’Andrea (Roma) | SICILIA: |
CDC Sanatrix (Roma) | Policlinico di Catania (Catania) |
Osp. S. Giovanni (Tivoli) | AO OR Villa Sofia Cervello (Palermo) |
Policlinico Tor Vergata (Roma) | AO Papardo (Messina) |
CDC Nuova Villa Claudia (Roma) | TOSCANA: |
Fondaz. Policlinico Gemelli (Roma) | CDC Barbantine (Lucca) |
UCP Villa Tiberia (Roma) | CDC Ulivella e Glicini (Firenze) |
CDC S. Maria di Velletri (Velletri) | Osp. San Luca di Lucca (Lucca) |
LIGURIA: | CDC Rugani (Monteriggioni) |
Osp. Evangelico Internazionale di Voltri (Genova) | TRENTINO ALTO ADIGE: Osp. Di Rovereto (Rovereto) |
Osp. San Bartolomeo (Sarzana) | VENETO: |
LOMBARDIA: | CDC Giovanni XXIII (Monastier) |
Nuovo Osp. Civile (Legnano) | Osp. Ca’ Foncello (Treviso) |
AO Bolognini di Seriate (Lovere) | Osp. Bassano del Grappa (Bassano d/G) |
Osp. Maggiore di Lodi (Lodi) | |
Spedali Civili di Brescia (Brescia) |